Tempo di lettura: 3 minuti

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNO SCRITTO DI ENZO PERRONE

Mentre già i media ci informavano di un virus in Cina, peraltro responsabile di un ritardo di comunicazione, e i primi servizi televisivi avevano già una costante (mezzi militari che bloccavano l’ingresso e l’uscita da Wuhan), noti rappresentanti della politica nazionale, piuttosto che approfondire sull’origine e la pericolosità del virus, si lasciavano andare a dichiarazioni tranquillizzanti sulla semplice influenza stagionale, su un rischio di contagio pari a zero, ci invitavano a una vita regolare, a frequentare ristoranti cinesi (preoccupati di un possibile sentimento di esclusione nei confronti degli asiatici), a prendere l’aperitivo ed altre amenità di questo meraviglioso modus vivendi da ventunesimo secolo, la cui caratteristica principale è l’apparire ad ogni costo ed a qualsiasi costo.

Tra gli addetti ai lavori, virologi di fama internazionale, il dibattito sulla pericolosità di un virus è vecchio; rileggendo studi e pubblicazioni, non recentissime, ci si rende conto che, più di un conflitto nucleare, un microrganismo avrebbe potuto impensierire il nuovo ordine mondiale. Più di tutti, il dottor Yuen Kwok-yung, ricercatore da 700 pubblicazioni, tra le massime autorità mondiali di microbiologia clinica, già nel 2007, a conclusione di uno studio, invita il popolo cinese (lui è nativo di Hong Kong) ad abbandonare talune abitudini alimentari, in particolare l’utilizzo di pipistrelli, e mette in guardia sulla possibilità di una prossima pandemia, attraverso virus che colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all’altro fare un salto di specie – uno spillover in gergo tecnico – e colpire anche gli esseri umani.

E nel 2014 David Quammen, del The New York Times, pubblica appunto SPILLOVER, “ libro unico nel suo genere: un po’ saggio sulla storia della medicina e un po’ reportage, è stato scritto in sei anni di lavoro durante i quali Quammen ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate città cinesi…..”. Proprio in uno di questi mercati sarebbe avvenuto il contagio, un wet market, mercato umido, dove gli animali vengono portati vivi, per mancanza di frigoriferi, ed uccisi al momento dell’acquisto, e nonostante il parere di taluni ricercatori italiani, nello stesso mercato si sarebbe verificato un ulteriore salto di specie, con il pangolino, specie in via di estinzione, di cui è vietata la vendita, per questo motivo non indicato dagli studi cinesi, come parte in causa nel salto tra specie animale a umana.

Con un caro amico esperto di studi strategici, parlo spesso di politica, e così mi ha trasmesso gli strumenti per approfondire l’argomento coronavirus; immagino quanto meglio possa fare il capo di un governo, con i suoi consiglieri militare e diplomatico, con l’aiuto dell’Istituto Superiore della Sanità. E invece no! La sensazione trasmessa dalla classe politica, dal governo e dal suo capo è stata di incapacità, indecisione, timore, superficialità; lo dimostra il susseguirsi dei DPCM e le autocertificazioni, nell’ultima devo dichiarare di non essere risultato positivo, senza aver fatto il tampone? Chiedimi di dichiarare se l’ho fatto o meno!

Allora confesso la mia debolezza verso un sentimento bandito dalla società moderna, si fa strada un istinto primordiale, istinto da capobranco, genitore di tre figli, per i quali vedi un tunnel buio, piuttosto che un naturale orizzonte luminoso, rubato da decenni di degenerazione della politica, di ruberie, clientelismo; e così, alla vigilia dei 60 (fino a sabato scorso), mi ritorna in mente la vendetta, retaggio di una cultura ancestrale, legata ad un feudalesimo fondato su sentimenti aristocratici: lealtà, servizio, protezione (gli attuali sistemi politici si fondano su sentimenti vili: egoismo, cupidigia, invidia, codardia. N.G. D’Avila); un sentimento verso chi ha perseguito logiche di mero profitto, di tornaconto personale, di partito, di squadra, nulla a che vedere con la lungimiranza, la programmazione, il bene comune, la qualità della vita, la preservazione della natura, e quanto altro attiene a chi svolge un ruolo politico di spicco. Inutile elencare lo spreco di denaro pubblico nella costruzione di strutture ospedaliere, alcune costruite e mai aperte, altre chiuse senza alcun motivo, eclatante il caso della cardiologia pediatrica a Palermo; mi fermo poiché su questo argomento si potrebbe scrivere per giorni. Ecco il perché de la vendetta, la chiedono le tante vittime di questa evitabile pandemia.

Per approfondimenti:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1236580/

https://www.snopes.com/news/2020/03/18/coronavirus-origins-genome-analysis-suggests-two-viruses-may-have-combined/

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=3&cad=rja&uact=8&ved=2ahUKEwikzfXanLXoAhVM4aQKHZgTB1kQFjACegQIARAB&url=https%3A%2F%2Fwww.cell.com%2Fpb-assets%2Fjournals%2Fresearch%2Fcurrent-biology%2FCURBIO_CURRENT-BIOLOGY-D-20-00299-compressed.pdf&usg=AOvVaw0YIMO3sVgHxy0q8KJjM51B

https://www.nature.com/articles/s41591-020-0820-9