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Ha conquistato il podio nella categoria “Pizza Doc in the world” alla VII^ edizione del Campionato Nazionale Pizza Doc. Adesso il pizzaiolo Daniele Branca si racconta

Dal Brasile con furore. Daniele Branca, pizzaiolo originario di Battipaglia, è stato protagonista alla VII^ edizione del Campionato Nazionale Pizza Doc, raggiungendo il podio della speciale categoria “Pizza Doc in the world“. Scopriamo i segreti e la storia di un’altra, l’ennesima eccellenza del territorio che contribuisce a rendere grande il Made in Italy nel mondo.

Innanzitutto complimenti. Cosa significa essere il terzo classificato nella categoria “Pizza Doc in The World” in questa VII° edizione del Campionato Nazionale Pizza Doc?

Innanzitutto grazie. La mia è una grande soddisfazione, frutto di lavoro duro e studio approfondito. Questo è tutto quello che ho sempre desiderato fare: creare una pizza che piacesse sia ai clienti che ai maestri esperti del settore.

Quanto impegno e sacrificio occorre per arrivare a questi livelli?

Per creare un prodotto di eccellenza si parte dallo studio, dalla scelta della farina, dall’impasto, dalla qualità degli ingredienti. Ci vuole tempo, attesa e soprattutto dedizione; fare una pizza è un viaggio che parte dalle idee e dalla testa, passa per il cuore e finisce tra le mani e sul palato di chi la mangia.

Sei originario di Battipaglia, ma vivi in Brasile. Ci racconti un po’ il tuo percorso di vita che ti ha spinto a migliaia di km distante da casa?

Sono arrivato in Brasile nel 2005 e da allora è cresciuta sempre di più la voglia di dare spazio e luce al Made in Italy. Il Brasile ha tanti problemi sociali ma è anche un Paese grandissimo ricco di cultura e tradizioni, in grado di accogliere ed amare anche la tradizione culinaria italiana e l’innovazione che io apporto all’arte della pizza.

Credi di voler tornare a vivere e lavorare in Italia o vicino casa?

La vita perfetta sarebbe per me continuare a lavorare in questo settore, migliorarmi, creare con gioia e venire in Italia almeno tre volte all’anno. Per ora il lavoro non me lo permette ma spero di poterlo fare prima o poi.

Cosa consigli a un ragazzo che si avvicina alla professione di pizzaiolo o comunque che ha intenzione di viaggiare per formarsi in giro per il mondo?

In questo settore bisogna fare e rischiare senza pensare troppo alle critiche o quanto meno accoglierle, prenderne il lato positivo ed andare avanti. Il nostro lavoro è molto dinamico e quindi bisogna essere all’avanguardia e non smettere mai di aggiornarsi. Lo studio delle tecniche è importantissimo per arrivare all’eccellenza.