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La proposta – bocciata – del question time in Consiglio Comunale getta malumori nello schieramento d’opposizione. Stoccate tra Marino e Cuozzo

Frizioni nello schieramento d’opposizione nel “parlamentino” cittadino in seguito all’ultima seduta dello scorso 22 settembre, sede in cui è stata presentata la proposta – con il benestare di quasi tutti i consiglieri dello schieramento – relativa al “question time del cittadino“, istituto che, in poche parole, avrebbe concesso ai battipagliesi di porre interrogazioni all’amministrazione, con risposta in aula. Proposte però bocciata.

A finire nel mirino però dei consiglieri Gaetano Marino, Azzurra Immediata – che insieme a Maurizio Mirra di Civica Mente hanno rilasciato una nota stampa congiunta in merito – è stata la mancata votazione della proposta del consigliere Giuseppe Cuozzo, appartenente alle fila di Liberi e Solidali, medesimo gruppo di Immediata e Marino. Cuozzo infatti, dopo essersi detto contrario alla proposta, ha abbandonato l’aula disertando il voto.

Pur non citandolo mai nella nota, è chiaro il riferimento al consigliere da parte di Marino: «Ci ha lasciato assai perplesso l’atteggiamento di un consigliere comunale che è apparso ancora alla ricerca di un’identità politica e di un chiaro e definitivo collocamento nella compagine consiliare» si legge senza troppi giri di parole.

LA RISPOSTA DI CUOZZO

Sulle colonne de La Città è arrivata la risposta di Cuozzo relativa al question time e non solo: «Il question time appesantirebbe la gestione di uffici sotto organico – aggiungendo – inoltre i cittadini, come i consiglieri, hanno libero accesso al Comune e l’amministrazione per ben due volte ha fatto sì che intervenissero in consiglio». E la decisione di abbandonare l’aula? Presa «per evitare di votare in maniera opposta al mio gruppo».

QUESTION TIME AFFONDATO: DELUSIONE IMMEDIATA E MIRRA

Sul mancato responso positivo del Consiglio relativo alla proposta del question time, afferma il Consigliere Immediata: «Questa opportunità ci era sembrato un modo rafforzare il nostro rapporto con la città. Vogliamo davvero sperare che, come ha evidenziato qualche collega di maggioranza, sia stata scelta solo la tempistica sbagliata e che magari, ripartendo dal lavoro nelle commissioni, si potrà trovare una soluzione condivisa».

Mirra s’è invece detto interdetto dall’atteggiamento «di alcuni consiglieri comunali, sia di minoranza sia di maggioranza, che continuano a screditare il lavoro di un’autentica e laboriosa opposizione». Il Consigliere di Civica Mente conclude: «Senza un cambio di rotta sarà sempre palese ai più la differenza fra la casta degli eletti e gli elettori, differenza che con questa proposta abbiamo puntato a scardinare».