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Il consigliere ebolitano Damiano Cardiello chiede che vengano fatti rilievi urgenti nella zona di Eboli interessata dal recente disastro ambientale verificatosi a Battipaglia lo scorso sabato.

Ne avevamo dato notizia ieri in questo articolo. Il vasto incendio di sabato scorso a Battipaglia, che ha visto 2.000 tonnellate di ecoballe andare in fiamme presso il deposito della New Rigeneral Plast, rischia di danneggiare la città di Eboli.

Nelle ore dell’incendio, il vento spirava forte in direzione di Eboli. Ecco perché dai primi rilievi effettuati sul territorio battipagliese non sono emerse particolari criticità. Non è certo, ovviamente, ma il danno potrebbe subirlo Eboli.

Nelle ore successive alla diffusione della notizia, l’avvocato e consigliere comunale d’opposizione in quota Forza Italia presso il Comune di Eboli, ha richiesto verifiche e controlli all’Arpac.

In una nota protocollata in mattina, Cardiello scrive: “Chiedo alle S.V. di attivarsi immediatamente con specifici rilievi presso le zone limitrofe al sito oggetto di incendio, ricadenti nel Comune di Eboli“. Le zone che andrebbero monitorate, secondo Cardiello, sono Boscariello, Corno d’Oro e Prato.

Inoltre – prosegue la nota – vogliate installare un campionatore ad alto volume per la determinazione di diossine e furani nell’aria e campionatori passivi per la determinazione di diversi paramentri, tra cui ossidi di azoto, biossido di zolfo e composti organici volatili nel centro di Eboli“.

Ora si attende una risposta dal dipartimento dell’Arpac Campania che, il 4 agosto, ha effettuato i primi rilievi sul territorio battipagliese, nei luoghi interessati dall’incendio. In termini di PM 2,5 il limite è stato superato, mentre in termini di PM 10 no. Si resta comunque in attesa dei rilievi sulla diossina presente nell’aria.