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S’è tenuta questa mattina alle 11.30, all’interno della pizzeria “Pizzart”, la conferenza stampa del coordinamento dei comitati ambientalisti di Battipaglia che, da tre anni, lottano contro l’emergenza ambientale nel tentativo di scongiurare l’impianto di compostaggio, ancora oggi previsto dal piano regionale dei rifiuti all’interno dell’ex Stir di Battipaglia. «Non crediamo alle promesse fatte da De Luca» è questo il monito degli ambientalisti.

«Non crediamo alle promesse fate per prendere voti». Il monito del coordinamento dei comitati ambientalisti, “Battipaglia dice No”, “Civica Mente”, “Le Marianne” e “Cittade”, è chiaro: «L’atteggiamento di Vincenzo De Luca, del ministro Sergio Costa e di Cecilia Francese – dice Raffale Petroneè offensivo. L’idea che i cittadini siano senza memoria è umiliante. Ci promettono la luna perché siamo in campagna elettorale, ma a loro interessano solo i voti. Per Santa Maria Capua Vetere è stato fatto un atto ufficiale, per Battipaglia no. L’Ato non ha competenze, è la Regione che decide. L’atto ufficiale per annullare il previsto impianto di compostaggio non lo hanno fatto, per questo motivo non gli crediamo».

«NON CREDIAMO ALLE PROMESSE DI DE LUCA E COSTA»

Al tavolo degli ambientalisti, ci sono pure Vincenzo Perrone e Nunzio Vitolo a ribadire che Battipaglia attende un atto ufficiale che vada a modificare l’attuale piano dei rifiuti. «Noi stiamo facendo sentire la nostra voce, ma c’è bisogno di sostegno da parte degli organi politici perché c’è il rischio che, appunto, tutte le promesse fatte restino solo parole» dice Vincenzo Perrone. E gli fa eco Nunzio Vitolo: «Abbiamo voluto fortemente questo incontro per rispondere alle tante promesse fatte dai politici negli ultimi giorni riguardo il problema ambientale che da decenni affligge ormai Battipaglia. Ci teniamo a sottolineare che noi non demonizziamo la politica, primo mezzo per difendere gli interessi dei cittadini tutti, ma coloro i quali per anni si sono girati dall’altra parte e nulla hanno fatto per difendere la causa battipagliese. Noi non crediamo al presidente dell’Ato che non abbiamo mai visto né sentito e che mai ha rispettato la promessa fatta a inizio incarico, quando promise di risolvere la situazione dei siti di compostaggio di Fisciano e Battipaglia».

E se l’impianto di compostaggio non venisse realizzato? I comitati proseguiranno la lotta. «Se l’impianto di compostaggio non dovesse essere costruito – conclude Petrone – non ci fermeremo. Questa vittoria ci spingerà sicuramente a lottare ancora. Quello che vogliamo è la riduzione del quantitativo di rifiuti che si producono sul nostro territorio. Chiediamo la chiusura dello STIR di Battipaglia perché questa città ha pagato dazio per troppi anni».