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Un verbale dei Vigili del Fuoco svela un quadro rischioso per i cittadini all’interno dello Stir

Il comitato Battipaglia dice No chiede che lo Stir venga “legalmente” chiuso dalla Francese

Un verbale di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco presso lo Stir di Battipaglia, datato 7 ottobre 2019, rivela un quadro preoccupante per quanto riguarda la messa in sicurezza dei rifiuti stipati all’interno. Lo rende noto il comitato Battipaglia dice No in una conferenza stampa: «A fine ottobre la Provincia, con un’ordinanza del Presidente Michele Strianese, ha autorizzato per altri sei mesi lo stazionamento delle undicimila tonnellate di FUTA, già stipate per sei mesi. In tale occasione, in allegato all’ordinanza, abbiamo trovato un verbale di sopralluogo dei Vigili del Fuoco pesantissimo».

«Il Presidente della Provincia con questa ordinanza – spiega Raffaele Cucco Petrone, esponente del comitato Battipaglia dice No – afferma che la società Ecoambiente si è attivata, richiedendo alla Regione di sgombrare questi rifiuti. Inoltre aggiunge che la Provincia può far restate questi materiali per altri 180 giorni, perché la legge dello Stato consente di emettere ordinanze urgenti per consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti quando c’è il pericolo che l’immondizia resti per strada, garantendo un elevato grado di tutela della salute e dell’ambiente», e continua: «In una piega dell’ordinanza si legge che la società Ecoambiente Salerno S.p.a. dovrà comunque assicurare il pieno rispetto della normativa antincendio, con particolare riferimento a tutte le prescrizioni fissate dal comando dei Vigili del Fuoco».

Il verbale dei Vigili del Fuoco

Il verbale dei Vigili del Fuoco fatto a seguito del sopralluogo del 7 ottobre presenta quattro punti principali:

  1. I capannoni contrassegnati con MVS e MVA, sono interessati dalla presenza di complessivi 17.000 mc di FUT a cui corrisponde un carico di incendi di superiore a 2.400 MJ/mq (130 Kg/mq) mentre non risultano dotati di impianti di rilevazione incendi o impianti di spegnimento automatici;
  2. Parimenti i capannoni di raffinazione al momento contengono un quantitativo di circa 3.000 mc di FUTA in cumuli che non corrisponde ai quantitativi e alle modalità di depositi previsti costituiti da n°8 cassoni in ferro da 24 mc;
  3. La fossa di ricezione dei rifiuti è interessata da un danneggiamento di alcuni pannelli, delle baie contrassegnate con i numeri 1, 6, 7 in conseguenza degli eccessivi quantitativi presenti che strabordano i volumi disponibili della fossa;
  4. La piazzola esterna, a ridosso dell’area del capannone adibito a pressatura, è stata adibita a deposito di circa 2.500 balle di FST (frazione secco tritovagliata) imballata con film plastico. La notevole estensione planimetrica di tale deposito oltre a determinare evidenti problematiche in caso di intervento per estinzione di eventuali principi di incendi, determina ulteriori criticità anche in considerazione della mancata predisposizione di idonei apprestamenti antincendi dedicati a protezione della stessa area.

Petrone: «Il sindaco chiuda lo stir»

Il verbale dei Vigili del Fuoco evidenzia quindi una condizione di violazione della legge e delle norme antincendio. Dice Petrone: «Abbiamo il contrasto tra due interessi: la tutela della salute dei cittadini della Provincia di Salerno che hanno il diritto di non trovarsi la spazzatura davanti casa, ed è giusto, e la tutela dei cittadini di Battipaglia, che non possono correre il rischio che le 2.500 ecoballe che sono nel piazzale vadano a fuoco, respirando nuovamente diossina. Alla luce di questo chiediamo al Sindaco di Battipaglia di chiudere lo Stir».

Nessuna polemica nei confronti dell’Amministrazione guidata da Cecilia Francese, a cui il verbale potrebbe essere sfuggito, come dice Nunzio Vitolo di Battipaglia dice No: «Da parte nostra non c’è alcun animo critico e provocatorio, anzi, siccome abbiamo preso atto favorevolmente di questa nuova linea di condotta da parte dell’Amministrazione, gli stiamo dando in maniera modesta un contributo, onde evitare l’ennesimo incendio».

«Non facciamo la polemica all’Amministrazione – fa eco Petrone – La facciamo nei confronti della Provincia, che consente una cosa del genere, e nei confronti della gestione dello Stir. Se questi impianti dobbiamo tenerceli per una maledizione sul nostro territorio, va bene, ce li terremo, ma che vengano gestiti come Dio comanda. Qui c’è una palese violazione della normativa antincendio. È una cosa inaudita».