Federico Conte: “Governo dichiari l’emergenza. Amministratori incapaci di trovare soluzioni”

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federico conte
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Il parlamentare Federico Conte (Liberi e Uguali) a Battipaglia dopo il disastro ambientale. In occasione del ‘Flash mob’ organizzato dal comitato Battipaglia dice No è intervenuto sulla questione.

Ad ascoltare le preoccupazioni dei cittadini, durante il ‘Flash mob‘ indetto dal comitato Battipaglia dice No, a seguito dell’incendio di rifiuti verificatosi nel pomeriggio, c’erano anche le istituzioni. Oltre ai consiglieri comunali, Pino Bovi e Alfonso Baldi, anche il parlamentare di Liberi e Uguali, Federico Conte, ha presieduto per circa un’ora la manifestazione.

E l’allarme lo ha lanciato forte: “Credo che si debba dichiarare l’emergenza – dice Conte -. Il Governo deve nominare un commissario straordinario per trovare una soluzione lì dove le amministrazioni locali non sono state capaci“. Secondo l’avvocato ebolitano, bisogna cambiare l’attuale assetto del ciclo di smaltimento dei rifiuti: “Bisogna avvalersi dell’istituto zooprofilattico di Portici, fare delle analisi ambientali sul territorio (sul suolo, sull’aria e sull’acqua) e in base a ciò prendere iniziative che modifichino l’attuale assetto e il ciclo di smaltimento dei rifiuti urbani, se non si fa una misura straordinaria non ci sarà tutela possibile e continueremo ad assistere allo scaricabarile tra gli amministratori preoccupati di ripararsi più che di individuare soluzioni“.

Incendio Battipaglia
Ore 21: i rifiuti continuano a bruciare

Al valzer delle dichiarazioni si sono aggiunti anche il consigliere comunale ebolitano Damiano Cardiello, i sindacati e la sindaca Francese che, dopo un primo comunicato, è ritornata sull’argomento. In sostanza, Cardiello ha accusato il sindaco di Eboli (Massimo Cariello) di strumentalizzare la vicenda.

Cariello ha tentato di fare lo sciacallo politico deviando l’attenzione mediatica su una tematica che dovrebbe registrare dignità istituzionale. Il comunicato stampa di Cecilia Francese infatti fa fare una figuraccia a Cariello” dice Cardiello.

La sindaca, dopo un primo comunicato stampa a ridosso dell’accaduto (qui ne diamo notizia), è ritornata sulla vicenda: “È gravissimo che un privato investito di responsabilità e in presenza di una ordinanza ritenga di non ottemperare, pure in presenza di un pericolo reale, e costringa il Comune a ricorrere a Provincia e Regione per rimuovere il pericolo. Questa ditta ora verrà chiamata a rispondere in tutte le sedi, abbiamo già dato incarico all’ufficio legale del Comune di verificare tutti i reati contestabili e di fare partire con immediatezza tutte le relative denunce in sede penale e civile. Chi sul territorio di Battipaglia pensa di potere fare ciò che gli aggrada ha sbagliato indirizzo

Anche i sindacati lanciano l’allarme: “Questo ennesimo rogo certifica l’esistenza di una strategia criminale senza precedenti sull’impiantistica di recupero dei rifiuti in tutta Italia.
I numeri parlano chiaro: una media di oltre cento l’anno negli ultimi 4-5 anni, nel 2017 sono andati in fiamme ben 110 impianti, tra cui 7 discariche, e nel 2018 altri 23 impianti sono bruciati. Le reazioni delle istituzioni sono state solo due: l’istituzione di una Commissione d’inchiesta parlamentare e l’emanazione di una circolare ministeriale.
Per tali ragioni, come FP CGIL Salerno, ribadiamo con urgenza la necessità di un intervento del Procuratore Nazionale Antimafia per avviare un’indagine su questi ripetuti incendi“.

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