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L’aerea occupata dalle sorgenti del Formola e la loro valorizzazione è stata oggetto di discussione dell’ultimo consiglio comunale di Pontecagnano. Il Sindaco accoglie la richiesta precedentemente cessata da egli stesso.

L’acquisizione dei beni immobili siti in Pontecagnano Faiano finalizzati alla progettazione di standard urbanistici è stata oggetto dell’ultimo consiglio comunale di Pontecagnano tenutosi il giorno 11 novembre. Più precisamente si fa riferimento all’autorizzazione dell’acquisto del terreno che “ospita” le sorgenti del Formola.

L’area sorgiva del Formola si estende per circa cinque ettari ed è situata nel quartiere Sant’Antonio di Pontecagnano Faiano, tra via Sandro Pertini e la ferrovia. Le sue acque confluiscono nel canale omonimo e ancora oggi sono utilizzate dal Consorzio di Irrigazione “Faiano e Formola” per i terreni agricoli del territorio comunale.

Facendo un passo indietro, il 15 giugno del 2022, l’argomento é stato discusso ad un importante convegno organizzato da Italia Nostra e da diverse realtà associative. Giuseppe Lanzara, il primo cittadino di Pontecagnano Faiano, presenziò all’evento e ne cessò la proposta.

L’evento di giugno si rivelò importante e necessario a fronte di un passaggio in Consiglio comunale relativo alla cessione del diritto di superficie al Ministero della Difesa per l’edificazione in quell’area di una tenenza dei carabinieri.

Durante lo stesso convegno il Sindaco, dinanzi alla richiesta pubblica di immaginare un parco urbano in quell’area, pose la questione della proprietà privata della maggioranza dell’area, sottolineando che la proprietà dell’Ente era solo di circa 5000 mq (oggi adibita ad area sgambamento cani) e che il resto delle aree fosse di privati cittadini difficilmente interessati a cederle.

In risposta a questa lecita osservazione del primo cittadino, il responsabile territoriale dei Cinque Stelle Matteo Zoccoli consegnò pubblicamente un avviso di vendita relativo al procedimento di liquidazione di una cooperativa, la Prima casa Scarl, indicando la possibilità di concorrere per l’acquisizione dell’area che risultava addirittura confinante con quella già di proprietà dell’Ente e senza passare per la lunga trafila amministrativa dell’esproprio.

Un “tesoretto verde”, così definito, che darebbe alla comunità di Sant’Antonio un nuovo punto per ripartire e una visione completamente nuova, distante da quella di “dormitorio” (etichetta affidata da troppo tempo alla città di Pontecagnano Faiano).

Nel consiglio comunale dell’11 novembre 2022, nuovo focus sulla questione e si è ritornati così sullo stesso tema. C’é stata la votazione sull’acquisizione attraverso pubblico incanto e l’accoglimento della proposta.

Si afferma che, insieme a Michele Cammarano, portavoce in Regione Campania, si continuerà a seguire la questione relativa alla tenenza, con lo scoop di fare di quell’area un unico grande polmone verde per migliorare la qualità della vita in una zona ingiustamente trattata da periferia.

Il verde come volano di crescita e di rinascita, anche del valore immobiliare, per un’intera strada e per centinaia di famiglie che attendono da anni gli standard urbanistici promessi.