Tempo di lettura: 2 minuti

Dopo la denuncia dei genitori di Claudio Mandia, 17enne battipagliese morto suicida a febbraio di quest’anno all’interno della EF Academy, il college americano si difende dalle accuse mosse: «Claudio non era in isolamento quando si è tolto la vita».

La EF Academy si difende dalle accuse mosse dalla famiglia di Claudio Mandia, 17enne battipagliese e studente nel college americano dove a febbraio dell’anno scorso si è tolto la vita. «Claudio non era in isolamento quando si è tolto la vita» fanno sapere dall’istituto situato a Thornwood, a pochi chilometri dalla Grande Mela, dopo che i genitori di Claudio, il padre Mauro e la madre Elisabetta Benesatto, hanno formalizzato una denuncia civile alla Corte Suprema dello Stato di New York accusando il college di «comportamenti inumani e gravissime negligenze», tramite il proprio legale George Bochetto, ritenendo l’istituto responsabile della morte del giovane ragazzo.

LA VERSIONE DEL COLLEGE: CLAUDIO NON E’ MAI STATO IN ISOLAMENTO

Dal college hanno fatto sapere di essere profondamente addolorati per la scomparsa di Claudio, e che la sicurezza della propria comunità è la massima priorità, sottolineando che la documentazione legale circolata contiene, a loro detta, alcune inesattezze: «In particolare lo studente, che era in attesa di lasciare la scuola, soggiornava in una stanza del dormitorio non chiusa a chiave. Lo studente non è mai stato messo in isolamento e poteva avere interazioni sociali e accesso ad altre risorse e strutture della scuola. Pertanto, il racconto che viene fatto nella documentazione legale non è pienamente accurato o basato sui fatti. Siamo fiduciosi che dal processo e dal dibattito possano essere dimostrati i fatti come realmente accaduti».

Stando alla versione fornita dai Mandia, invece, il figlio 17enne avrebbe compiuto l’estremo gesto dopo i 3 giorni d’isolamento incustodito ed espulso con l’accusa di aver copiato un compito di matematica. L’avvocato ha già spiegato come il rientro di Claudio a New York fosse stato ritardato dal Covid e da alcuni problemi familiari, una situazione che lasciò Claudio indietro rispetto al programma, motivo per il quale avrebbe chiesto aiuto ad un amico durante un’importante prova. Di qui l’isolamento e la decisione di espellere il 17enne.