Pontecagnano: prima il sesso, poi l’estorsione. In manette un 17enne

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Pontecagnano Grindr
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Rapporti sessuali a pagamento con l’app di incontri gay “Grindr“, poi il ricatto e l’estorsione in cambio del silenzio. Finisce nei guai un 17enne di Pontecagnano Faiano

Prima l’aggancio tramite la più popolare delle chat gay, poi i rapporti sessuali (tenuti in gran segreto) a pagamento, e infine l’estorsione. «Se non paghi dico tutto». Un 17enne di Pontecagnano Faiano è stato condotto in comunità in seguito all’attività condotta dai carabinieri della stazione di Pontecagnano Faiano, diretti dalla Compagnia di Battipaglia, agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto, con l’ausilio della Sezione radiomobile, guidata dal capitano Graziano Maddalena.

Ripercorrendo i fatti riportati da La Città di Salerno, il 17enne, attraverso la chat gay “Grindr“, utilizzata per fare nuove conoscenze ed incontri all’interno i membri della comunità LGBTQ+, aveva conosciuto un operaio 47enne, anche lui di Pontecagnano, riferendo all’uomo, la cui identità sul social network era rimasta nascosta, di essere invece maggiorenne. Tra i due vengono così consumati dei rapporti sessuali a pagamento. Poco meno di 100€, per circa dieci incontri.

I rapporti tra i due sono proseguiti fino a quando, un giorno, il 17enne si è rivolto, in compagnia di un altro ragazzo, che invece di anni ne aveva 21, all’operaio pontecagnanese. Questa volta la posta in gioco era più alta di quei 100€ o poco meno. L’adolescente voleva più soldi, ma non per il sesso: per tenere la bocca chiusa e non rivelare la natura del rapporto tra i due, sia degli approcci via “Grindr” che dei rapporti sessuali in auto. L’operaio, evidentemente intimorito dalle possibili ripercussioni, ha iniziato a pagare, fino a sborsare quasi 3mila euro.

Tutto questo fino a giugno, quando il 47enne non ce l’ha fatta più e ha denunciato il ragazzo, portando la Procura per i minorenni ad avviare un’indagine, partendo ovviamente dall’universo di “Grindr”, scandagliando le chat. Ispezionando le chat del 17enne le Forze dell’Ordine hanno scoperto pure che il ragazzo aveva rivelato il modus operandi per far soldi facili sulla chat gay ad un ragazzino appena 13enne. Sono aperte ora le indagini per risalire all’identità di questo giovanissimo e scoprire se abbia seguito o meno i suggerimenti del 17enne.

Il pontecagnanese dovrà adesso rispondere di estorsione aggravata e continuata e induzione alla prostituzione minorile, accuse mosse dal procuratore presso il Tribunale per i minori, Patrizia Imperato. L’amico 21enne aveva alle spalle già dei precedenti penali, e ora la sua posizione è al vaglio della Procura, mentre un avviso di garanzia è stato notificato anche all’operaio 47enne, che nonostante sia stato vittima di estorsione, ha pur sempre consumato rapporti sessuali a pagamento con un minore.

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