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Il maltempo spaventa i residenti di via Cacciatore, terrorizzati dall’idea di rivivere l’esondazione del Tusciano del 2014, quando il fiume distrusse auto e abitazioni.

Torna l’incubo esondazione a Battipaglia. Il maltempo degli ultimi giorni ha messo in stato di allerta i residenti di piazza Cacciatore, che adesso sono spaventati dall’idea di poter rivivere il dramma del 2014. Sei anni fa, il fiume Tusciano esondò violentemente generando ingenti danni agli abitanti del rione “Stella”. Colpì macchine e abitazioni, e all’epoca gli abitanti di piazza Cacciatore si affidarono a un legale per chiedere i rimborsi, appellandosi alla legge regionale del 2010 per i il risarcimento dei danni causati dalla mancata manutenzione del reticolo idrografico di competenza della Regione Campania. Ma dei quattrini, fino ad oggi, nemmeno l’ombra.

tusciano piazza cacciatore
Piazza Cacciatore, nel 2014 fu fortemente danneggiata dall’esondazione del fiume Tusciano

«Quest’anno si è ripetuto il solito problema, l’acqua si è alzata di nuovo e per poco non si riversava nelle palazzine – dice un gruppo di residenti di piazza Cacciatore – come nel 2014. Abbiamo fatto denunce alla Prefettura e al sindaco, ma se ne fregano. L’inverno è appena iniziato, e quest’anno il rischio è alto. Due anni fa ci allagammo di nuovo, fummo costretti a chiuderci in casa, con gli scantinati pieni d’acqua. All’epoca dei commissari ci dissero che era pronta una delibera, e un finanziamento da oltre 1 milione di euro, per aggiustare il ponte e prolungare il muretto di protezione di altri 500 metri». Un’alzata di cinta, dal ponte fino alla curva che affaccia sull’autostrada. «Avrebbe risolto il problema – concludono gli abitanti del quartiere “Stella – ma siamo pronti a continuare la battaglia. Abbiamo dato mandato all’avvocato di inviare un’ulteriore lettera ai responsabili».

FIUME TUSCIANO: UNA QUESTIONE “TECNICA”

Intanto, nella giornata di ieri, la protezione civile ha monitorato attentamente l’andamento del fiume “Tusciano” che, stando a quanto raccontano, avrebbe innalzato il livello dell’acqua fino a un massimo di 80 centimetri. Rischio prevenuto, almeno per ora, grazie all’intervento preventivo della protezione civile. «Ci siamo mossi una settimana prima – spiega la sindaca Cecilia Franceseperché sapevamo dell’allerta. Abbiamo pulito per bene il fiume in modo da limitare i danni rispetto al passato». E sul muro da innalzare? «Non c’è nessuna programmazione pregressa – continua la prima cittadina – né finanziamenti, né progetti, né pareri. Modificare un’area a rischio, come quella intorno al fiume, in pieno centro abitati, richiede il parere dell’Autorità di Bacino. E non è semplice ottenerlo. Inoltre c’è bisogno di uno studio idrogeologico accurato, per capire se questo muro possa realmente risolvere i problemi, perché sembrerebbe che la causa sia negli scarichi». Il fiume pronto ad esondare nel centro cittadino. Un finanziamento, però, potrebbe scongiurare il disastro. Dal governo centrale, infatti, sono stati destinati 320mila euro per progettare la messa in sicurezza del Tusciano, con una gara di livello nazionale. E a ruota seguiranno altri interventi, perché l’intervento sarebbe stato inserito nelle priorità del governo nazionale.

 

*estratto da La Città di Salerno, 10/12/2020