Tempo di lettura: 2 minuti

È stato inaugurato negli giorni scorsi il Centro di Ascolto Antiviolenza “Maria Goretti”, presso la Fondazione Emanuele Scifo di Battipaglia

Ha preso ufficialmente vita nei passati giorni, presso la sede della Fondazione Emanuele Scifo, situata in via Cristoforo Colombo, a Battipaglia, il Centro di Ascolto Antiviolenza “Maria Goretti”, realizzato in collaborazione con la Cooperativa Sociale “Il Cantico Onlus” ed il prezioso supporto del Lions Club di Capaccio Paestum e dell’Associazione Antiviolenza Nazionale Medea Odv.

«È un momento importante per la città e un onore per la mia fondazione – afferma Emanuele Scifo, presidente della Fondazione –. È un centro fortemente voluto dalla rete nazionale Medea e sostenuto dal Lions Club di Capaccio Paestum. Questo vuole essere un centro per dar voce a tutte quelle vittime di violenze, troppo spesso dimenticate, che purtroppo ci sono. Saremo a disposizione di chiunque possa aver bisogno di questo servizio».

Il Centro di Ascolto Antiviolenza “Maria Goretti” è in fase di accreditamento regionale con il Piano di Zona Ambito S4-01 e vedrà al suo interno un personale composto da operatori Medea, del Comune di Battipaglia e della Fondazione Scifo.

Presente all’evento anche il Vicegovernatore Lions, dr. Tommaso Di Napoli, e il presidente del Lions Club di Capaccio Paestum, Vincenzo Mallamaci, che ha affermato: «Il nostro motto è “We serve”. Servire, mettere a disposizione della comunità i nostri talenti per aiutare coloro che soffrono. Ringrazio il Comune di Battipaglia, la Fondazione Scifo e l’Associazione Antiviolenza Nazionale Medea, che ci permettono oggi di aprire un centro di ascolto a Battipaglia e presto lo apriremo anche a Capaccio Paestum».

Un servizio fondamentale per il territorio, che così offre un’importantissimo salvagente a chi, nell’ombra quotidiana, si trova ad affrontare violenze, sia fisiche che mentali, sul posto di lavoro, tra le mura di casa o in qualsiasi altro ambiente e contesto della propria vita.

Mallamaci aggiunge: «Ciò vuol dire stare concretamente accanto alle esigenze delle persone. Non siamo un’istituzione ma è nostro dovere offrire le nostre competenze per aiutare coloro che nel silenzio soffrono e hanno paura di emergere. Non possiamo vivere in quest’angoscia senza fare niente, ecco perché nasce questo centro d’ascolto. Siamo qui per dire a chi soffre che non siete soli, siamo pronti ad abbracciarvi e a darvi la mano, perché insieme ce la faremo senza paura e senza rischi».