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Enzo De Caro protagonista domani al Teatro Sociale Aldo Giuffré

In scena lo spettacolo di Peppino De Filippo “Non è vero ma ci credo”

Domani in scena sul palcoscenico del Teatro Sociale Aldo Giuffré il secondo spettacolo in cartellone. Dopo il grandioso successo dello scorso 24 ottobre di Marisa Laurito e Fioretta Mari in “Due donne in fuga“, con cui hanno inaugurato la stagione teatrale del Giuffré, domani sarà la volta di Enzo De Caro con lo spettacolo “Non è vero ma ci credo“, la celebre opera firmata da Peppino De Filippo portata in scena dal regista Leo Muscato. Uno spettacolo che si preannuncia imperdibile e dove contenere le risate sarà davvero impossibile.

Lo spettacolo

L’avaro imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è un inferno perché vede segni funesti ovunque. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive.

A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero commendator Savastano.

Il commento del regista

In merito allo spettacolo, queste le parole pronunciate dal regista Leo Muscato: «Ereditando la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, ho deciso di inaugurare questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ho fatto con lui». Il regista aggiunge: «Rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, proveremo a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che Luigi De Filippo amava molto. Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni ’30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questa sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni ’80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona».

Il prossimo spettacolo in cartellone, il terzo, avrà luogo al Teatro Sociale Aldo Giuffré il 15 dicembre e vedrà protagonisti Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti nell’adattamento teatrale dell’opera di Philippe Claudel, “Parlami d’amore“, una luce sul rapporto tra uomo e donna analizzandolo nel profondo. È possibile acquistare i biglietti al botteghino del teatro anche la sera stessa dello spettacolo.