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Il giovane battipagliese Carmine Gorrasi ha conquistato l’undicesima edizione di Masterchef Italia, piazzandosi al secondo posto

Battipaglia si riempie di orgoglio per il “suo” Carmine Gorrasi. Appena 18enne, il talentuoso chef s’è distinto nell’undicesima edizione di Masterchef Italia, il talent show targato Sky rivolto ai re e regine dei fornelli italiani. Qui Carmine ieri sera ha raggiunto la medaglia d’argento, fermandosi dietro Tracy Eboigbodin, incoronata come la vincitrice e premiata con cento mila euro in gettoni d’oro, la possibilità di pubblicare il suo primo libro di ricette e di accedere a un corso di alta formazione presso la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, ALMA.

Poco male per Carmine, che nonostante non abbia conquistato lo scettro, torna a casa con un’esperienza incredibile in valigia. Un percorso di certo non semplice, quello nella cucina di Sky, ma di certo il battipagliese saprà fare tesoro dei consigli e suggerimenti che gli sono stati offerti dai tre giudici, Giorgio Locatelli, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciuolo.

Gli stessi giudici sin da subito l’hanno accolto sotto la propria ala, conquistati dal suo racconto. Carmine Gorrasi infatti è giunto al cospetto dell’imponente macchina di Masterchef Italia spiegando, con una marcata amarezza, come non sempre abbia incontrato il supporto altrui in questa grande passione per la cucina: «Spesso mi arrabbio perché ho incontrato tante persone, anche amici, che non mi hanno supportato quando ho raccontato del futuro che vorrei crearmi. Ho visto delle facce interdette», ha spiegato.

Diplomatosi al liceo “Enrico Medi” di Battipaglia, anche se, come lui stesso ha affermato, «sono stato costretto, avrei scelto l’alberghiero», ha conquistato il suo posto in finale dando sfoggio delle sue abilità, creando piatti deliziosi, come i gyoza, ravioli cinesi che lo stesso Carmine Gorrasi ha ribattezzato “Il mondo che vorrei”, ovvero «un mondo che sappia includere ogni essere umano».

OMAGGIO ALLA SUA TERRA NEL RUSH FINALE

Carmine Gorrasi, nel rush finale di questa undicesima edizione di Masterchef Italia, ha lottato con le unghie e con i denti, sfoderando una prelibatezza dietro l’altra. La sua ultima prova l’ha intitolata “L’inizio del mio viaggio“, in cui ha incluso l’antipasto, la prima portata, la seconda e il dessert, quest’ultimo dedicato proprio a Battipaglia.

Il suo antipasto consisteva in un Kaiseki Partenopeo, una tempura di fiori di zucca, gunkan di melanzana fritta e crudo di baccalà in crosta di alga nori, mentre per quanto riguarda la prima portata ha presentato i gyoza al tè matcha ripieni di genovese di polpo, carpaccio di capesante, caviale, consommé di cipolle e tè affumicato. La seconda portata l’ha visto omaggiare i suoi nonni con un petto di piccione affumicato al fieno, bonbon di parmigiana, friggitiello ripieno di ricotta di bufala e peperone crusco.

È il dessert però a conquistare senza dubbio l’appoggio e l’orgoglio dei suoi concittadini. Intitolato “Battipaglia total white“, Carmine ha impiattato un semifreddo di bufala e cocco, neve di yogurt e cioccolato bianco, crema al cedro, shortbread alle arachidi e gelato alla bufala. Gorrasi ha così detto: «Dedicato a Battipaglia, la città in cui sono nato e cresciuto, che ho odiato per anni e da cui volevo scappare. Grazie a MasterChef Italia ora ho capito quanto invece Battipaglia sia radicata in me: la devo ringraziare, perché senza di lei io non sarei quello che sono».

La vittoria per Carmine Gorrasi, alla fine, non è arrivata, ma nonostante ciò ha saputo conquistare il rispetto e la stima del pubblico e dei suoi compagni d’avventura, oltre che dei tre giudici, dimostrando come Battipaglia, grazie ai suoi figli, possa essere una regina anche senza la corona.