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Intervista Roberta Abate, giovane ballerina battipagliese che ha trionfato nella categoria “video-danza” del Premio Nazionale delle Arti, e che di recente è approdata anche a “Uno Mattina” su Rai 1

23 anni di puro talento, quelli di Roberta Abate, talentuosissima ballerina battipagliese, ma romana d’adozione, che negli scorsi giorni è approdata sulla prima rete televisiva italiana, Rai 1, ospite della trasmissione “Uno Mattina in Famiglia per Fondazione Telethon“. In tale occasione ha presentato il suo progetto video “Otto volte 8“, con cui ha vinto il primo premio nella categoria “video-danza” al Premio Nazionale delle Arti.

– Partiamo dal principio. Come è nata la tua passione per la danza?

Ho iniziato a danzare a soli due anni e ho amato la danza fin dal primo momento. Mia madre è un’insegnante di danza ed è stata proprio lei a trasmettermi la passione per quest’arte.

– Tua madre è stata la tua insegnante. È stata una fortuna oppure è stato complesso gestire i due differenti rapporti?

Condividere la passione per la danza rende ancora più unico il nostro rapporto mamma-figlia. Lei è la mia prima sostenitrice e la prima con cui condivido idee e progetti da realizzare. Molto del nostro tempo libero lo trascorriamo insieme, proprio nella sala della sua scuola di danza. Ogni volta per me è letteralmente “tornare a casa”.

– Raccontaci il video con cui hai vinto il Premio nazionale delle arti, “Otto volte 8″.

“Otto volte 8” nasce come elaborato di video-danza che analizza sotto otto diversi aspetti, il numero 8. È stato realizzato da me per la tesi di laurea presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. È un progetto a cui sono particolarmente affezionata e che sta continuando a darmi molte soddisfazioni, tra cui il primo premio, per la sezione di video-danza, al Premio Nazionale delle Arti e la partecipazione in Rai ad Uno Mattina in Famiglia.

– A proposito dell’approdo in Rai, che esperienza è stata?

È stata un’esperienza fantastica poter condividere con tantissime persone un po’ della mia vita artistica e accademica. È stato molto emozionante poter contribuire a far conoscere ai telespettatori i bellissimi luoghi dove studio quotidianamente.

– A 18 anni ti sei spostata a Roma, dove tutt’oggi ti trovi, per proseguire gli studi. È stato difficile staccarsi dalla propria terra per inseguire i sogni?

Studiare in Accademia Nazionale di Danza è sempre stato uno dei miei sogni più grandi e avere la possibilità di realizzarlo mi ha dato tutta la forza e il coraggio necessari per fare le valigie e partire. Sento però molto forte il legame alla mia terra e soprattutto alla mia famiglia. A loro devo tutto ciò che sono e ciò che mi auguro di diventare.

– Qual è la caratteristica che non può mai mancare in una perfetta ballerina?

Una caratteristica indispensabile in una danzatrice è senza dubbio la determinazione. La danza è una vocazione, ancora prima di essere studio o lavoro, e solo con la giusta determinazione si possono raggiungere gli obiettivi prefissati. Ritengo sia fondamentale allenare la mente tanto quando si allena il corpo.

– Stai già pianificando il tuo domani? Cosa auspichi per il tuo futuro?

La mia aspirazione massima è quella di diventare una grande coreografa. Per un futuro più prossimo mi auguro di danzare il più possibile in giro per il mondo, continuando a studiare e crescere artisticamente.