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Fare luce sulle assunzioni ad Alba, definite da Maurizio Mirra, consigliere comunale di opposizione, «un atto scarsamente trasparente». Pronta l’interrogazione.

Le assunzioni ad Alba? «Un atto scarsamente trasparente». Parla così Maurizio Mirra, leader dell’associazione politica Civica Mente e consigliere comunale d’opposizione, in riferimento alla proroga degli interinali avvenuta di recente all’interno di Alba, la società in house del Comune di Battipaglia che s’occupa di verde pubblico e manutenzione. Un polverone alzato da Mirra secondo il quale ci sarebbero profili di illegittimità nella procedura. «Siccome il sindaco ci ha invitato a fare chiarezza – commenta Mirra – su eventuali profili di poca trasparenza, il primo punto sul quale vogliamo accendere i riflettori sono le assunzioni interinali fatte ad Alba. Innanzitutto faremo un’interrogazione per capire se il limite del 30% della forza lavoro, stabilito dalla legge, è stato superato in termini di assunzioni a tempo determinato. Questa amministrazione ha impegnato 600mila euro (sono stati liquidati a settembre 2021 50mila euro, ndr) per esternalizzare il personale eppure non è stato fatto nessun avviso pubblico sulla possibilità di assunzione all’interno della partecipata».

La società al quale è stato affidato il servizio è la Job Italia Spa, agenzia per il lavoro di Legnago, nel Veronese, che a settembre del 2020, in piena campagna elettorale, e tra le polemiche di cittadini e politici, s’era aggiudicata la gara per fornire il personale ad “Alba” e tramite la quale circa 26 operai hanno trovato posto a tempo determinato. Eppure sono stati in pochi, secondo Mirra, ad essere stati a conoscenza dell’opportunità. «Tantissimi battipagliesi – prosegue il consigliere – non sapevano nulla di questa occasione di lavoro, e il dubbio, lecito, che sorge è che la poca trasparenza data a questo avviso, mai annunciato né pubblicato sui siti istituzionali, possa essere dovuto all’ennesimo atto scarsamente di un’amministrazione che dice di esserlo ma nei fatti dimostra il contrario. Noi vorremmo sapere i nomi e chi sono queste persone in modo da fugare ogni dubbio su eventuali collegamenti con persone all’interno dell’amministrazione, e soprattutto capire se questo processo continua ad andare avanti nonostante sia illegittimo alla luce del tetto massimo di assunzioni tramite interinali che sembrerebbe ampiamente superato». Ma l’azione di Civica Mente non si fermerà qui.

«Nelle sedi opportune, che per noi sono quelle politiche – conclude Mirra – quindi non tramite esposti, ma all’interno del consiglio comunale, valuteremo quali sono le altre zone d’ombra di questa amministrazione, dopodiché saranno gli organi competenti a valutare eventuali profili di illegittimità».

Dall’altro canto, l’assessore all’ambiente Vincenzo Chiera ha preferito non esprimersi sulla vicenda. «Non ho elementi per commentare quanto sostiene Mirra, probabilmente saranno altri esponenti di questa amministrazione a dare le giuste risposte nei prossimi giorni, essendo un argomento scevro di elementi tecnici. Magari potrebbe incidere sul Bilancio e allora i chiarimenti, che sono certo arriveranno, li lascio ad altri». Una polemica che scoppia proprio nei giorni in cui è arrivato il tanto atteso cambio al vertice della partecipata che s’attendeva da oltre due mesi, quando Aniello Carrafiello, amministratore unico di Alba, ha rassegnato le dimissioni a poche settimane di distanza dalla sua nomina.