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Il Consiglio Comunale ha approvato il protocollo d’intesa tra il Cofaser e l’Ente di Battipaglia per la gestione delle farmacie. «Abbiamo scritto una pagina importante della vita amministrativa» dice la sindaca Francese.

Una vertenza che andava avanti da 10 anni. Quella tra il Comune di Battipaglia e i vertici del Cofaser, il Consorzio farmaceutico che dal 1998 (istituito da Fernando Zara) gestisce le tre farmacie municipali. L’accordo transattivo,  già pattuito nel marzo 2019, è divenuto effettivo. La fuoriuscita del Comune dal Cofaser, fu deliberata tra il 2010 e il 2011, ai tempi dell’ex sindaco Giovanni Santomauro. Le tre farmacie, però, sono rimaste nelle mani del Cofaser, che nel 2010 si rivolse al Tar, chiedendo d’invalidare una delibera ritenuta illegittima; nel 2012 i giudici amministrativi dichiararono il difetto di giurisdizione.

COSA PREVEDE L’ACCORDO

L’accordo prevede il rientro in possesso dei tre titoli da parte del Comune, che ora potrà attivare le procedure per nuove forme di gestione tramite un bando. Il Cofaser dovrà versare nelle casse comunali 240mila euro per gli anni pregressi. Ci sarà però una fase di transazione, fino al 2021, durante la quale il Cofaser continuerà a gestire  le farmacie. Fino a settembre 2021, il Comune ha il tempo di valutare le nuove modalità di gestione.

L’ipotesi più concreta, allo stato attuale, è affidare la gestione all’azienda comunale “Pignatelli“. Nulla di certo, come si legge in un comunicato della sindaca Francese. «Il Comune resterà in stato di “riequilibrio finanziario” almeno fino al 2023; e dovrebbe fare un investimento iniziale sui locali, perché quelli attualmente occupato non sono del Comune, sulle scorte farmaceutiche, sulle attrezzature e sul personale stesso». Il Comune, dunque, è in possesso solo dei titoli, non dei locali. E non ha personale specifico nel proprio organico.

«Era importante – dice la Francese – evitare che 12 famiglie battipagliesi si ritrovassero senza un reddito, rischiando che le farmacie chiudessero. Abbiamo ripreso possesso dei titoli e chiuso il contenzioso». Un lavoro a cui hanno partecipato gli assessori Stefano Romano e Gabriella Catarozzo che hanno seguito la vicenda con il supporto dell’avvocato Gaetano Paolino.

PERPELESSITÀ DI ALCUNI CONSIGLIERI

Durante il consiglio comunale di ieri, alcuni consiglieri hanno espresso delle perplessità. «L’assessore Romano – dice Mirra – immagina un’azione e un risultato salvifico con questo protocollo. A mio avviso è inutile, perché non produce nessun avanzamento se non quello di definire un debito. Non sappiamo se il tribunale di Nocera, di fronte al piano che presenteremo il 6 luglio, farà una ristrutturazione del debito. Potrebbe fare un concordato in percentuale». Gli fa eco Gerardo Motta«La cosa non mi convince. Indipendentemente dalle cifre, voglio ricordare che le tre farmacie muovono oltre 1 milione di euro all’anno. Abbiamo un Consorzio che ha dimostrato tutta l’incapacità di gestione, e noi andiamo a dargli ancora fiducia nonostante in gioco ci siano 12 famiglie (9 farmacisti e 3 magazzinieri che lavorano nelle farmacie, ndr)».