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Il neo-amministratore Aniello Carrafiello lascia la guida di Alba dopo appena 5 mesi. Nessun conflitto interno ha assicurato, eppure adesso la partecipata si ritrova nel caos.

Aniello Carrafiello non è più l’amministratore unico di Alba, la società in house del Comune di Battipaglia che s’occupa di manutenzione e igiene urbana. Sono trascorsi appena 5 mesi dalla nomina, e ai vertici della partecipata c’è già un addio. Nella lettera di dimissioni protocollata da Carrafiello si parla di gravosi impegni personali, lavorativi e familiari, che non possono più garantire la gestione dell’azienda in maniera professionale. Eppure c’è chi sospetta che dietro ci sia qualcos’altro. Come Maurizio Mirra, leader di Civicamente che ieri in consiglio comunale ha alzato la voce chiedendo le vere ragioni che hanno spinto Carrafiello a dimettersi 160 giorni dopo la sua nomina.

Un addio che arriva a pochissimi giorni dal delicato incontro previsto tra i sindacati e l’amministrazione comunale di Battipaglia, per discutere del futuro dell’azienda, dei lavoratori e del contratto di servizio che s’attende da 6 anni. E che adesso slitterà ulteriormente. Sembrerebbe una maledizione per le maestranze d’Alba: ora che il biologo e direttore della Neotes ha rassegnato le dimissioni i tempi s’allungheranno, considerando che il manager rimarrà in carica solo per l’ordinaria amministrazione. E il tavolo previsto per giovedì prossimo si prevede più rovente che mai.

Intanto spunta anche l’ipotesi Cda, come ha annunciato la sindaca Cecilia Francese, che sembrerebbe caldeggiare fortemente questa pista considerando che anche il direttore tecnico Giovanni Ficetola, ormai prossimo al pensionamento, abbandonerà. Insomma, entro il 2023 sono previsti grandi cambiamenti ai vertici di Alba. Del nuovo amministratore unico, però, ancora non se n’è parlato.