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Negato l’accesso ai consiglieri e al comitato “Eboli dice No” all’incontro di questa mattina tra il sindaco Massimo Cariello e il comitato “Battipaglia dice No” tenutosi nelle stanze del Comune.

Il tanto atteso incontro al Comune di Eboli, tra il comitato “Battipaglia dice No” e il sindaco Massimo Cariello, si è svolto questa mattina nelle stanze del Palazzo di Città. Hanno preso parte tre rappresentanti del comitato battipagliese, il direttore tecnico del sito di compostaggio Federico Valentini, il presidente del consiglio comunale Fausto Vecchio e il consigliere di maggioranza Luigi Merola. Anche alla stampa è stato concesso l’ingresso.

Ai consiglieri comunali di minoranza, invece, sembrerebbe sia stato negato l’accesso. È quanto denunciano Antonio Conte (capogruppo di LeU), Fido Santo Venerando (capogruppo Eboli 3.0) e Damiano Cardiello (capogruppo di Forza Italia. “Stupore e sconcerto per la cafoneria istituzionale del sindaco di Eboli – scrivono in una nota congiunta i tre consiglieri -. Dinanzi ai rappresentanti del comitato “Battipaglia dice no, e alla stampa presente nella sua stanza, il sindaco ha avuto il becero coraggio di sbattere la porta in faccia a tre consiglieri di minoranza“.

Cardiello era salito nelle stanze del Comune per assistere a una riunione pubblica, considerata la presenza della stampa: “Mi hanno detto di non entrare – dice Cardiello – perché era una riunione a porte chiuse. Prendiamo atto che il sindaco ha perso la lucidità istituzionale. Noi volevamo solamente dare un contributo e fornire spiegazioni al nuovo tecnico del sito di compostaggio. Non ci è stato permesso. Il sindaco tenta di fare della battaglia sull’immondizia un problema di campanile, e la sua assenza davanti al ministro Costa, preferendo i tavoli con Alfieri e De Luca, fa riflettere sulla strada politica imboccata da Cariello“.

E l’accesso alle stanze di Palazzo di Città parrebbe essere stato negato pure a Rosa Adelizzi, del comitato “Salute pubblica” e rappresentante di “Eboli dice No”. “Mi è stato negato l’accesso – spiega la Adelizzi – e non ne capisco il motivo. Mi sono presentato e ho chiesto di assistere visto che da tempo collaboriamo col comitato battipagliese. Non so cosa ci sia da nascondere, per me questa non è democrazia. Chiamerò i rappresentati di Battipaglia per capire il diniego“.