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Arriva il caldo e negli uffici del comune di Battipaglia , con il trigeneratore fuori uso, si fatica a respirare. I sindacati: «Climatizzatore portatile in ogni ufficio e chiusura negli orari pomeridiani»

Denunciata anche la mancata liquidazione delle premialità relative al raggiungimento degli obiettivi: «Stanchi di essere presi in giro», dicono i dipendenti

Il trigeneratore da un milione di euro non funziona, negli uffici comunali fa caldo e lavorare diventa impossibile, specialmente se poi a mancare, oltre all’aria condizionata, è anche la liquidazione dei premi. È così che i dipendenti comunali di Battipaglia ricorrono ai sindacati, che alzano la voce contro Palazzo di città affinché le promesse vengano rispettate.

La questione dei mesi estivi, che trasformano il comune in un forno, non è una novità. Ogni anno infatti si palesa questa problematica che va a coinvolgere inevitabilmente l’impianto di trigenerazione che, costato la bellezza di oltre un milione di euro, resta spento, e neanche gli «assolutamente inconsistenti» ventilatori, così definiti in una nota dal Segretario Uil Fpl Donato Salvato, sistemati in ogni ufficio riesce ad alleviare il caldo torrido degli spazi comunali.

Dai sindacati in tal senso viene quindi richiesta la sospensione immediata dei rientri pomeridiani per i dipendenti degli uffici comunali, cosa che per cause di forza maggiore avviene già nei mesi estivi, suscitando però l’ira dei cittadini, trovati impossibilitati a recarsi al comune per richiedere servizi. Per sopperire a ciò, Salvato di Uil Fpl domanda che «si proceda con celerità a fornire ogni ufficio di un climatizzatore portatile».

Resta da vedere quali misure verranno adottate a Palazzo di città per sollevare i dipendenti dall’afa di una stagione estiva che, ormai entrata nel vivo, si preannuncia torrida.

NIENTE PREMIALITÀ ALL’ORIZZONTE. I DIPENDENTI INSORGONO

Oltre alle folate di frescura, i dipendenti del comune di Battipaglia sono in attesa della liquidazione delle premialità relative al raggiungimento degli obiettivi che, come riportato da La Città di Salerno, mancano da quasi un anno. Tra 300 e 500 euro che, in ogni caso, farebbero comodo alle tasche di chiunque, specialmente in un periodo storico in cui la nazione non naviga certo nell’oro.

Era stato stabilito un accordo con i sindacati di categoria che sanciva come tali “performance“, ovvero le liquidazioni in questione, avrebbero dovuto essere recapitate in due trance per anno: la prima a febbraio e la seconda entro giugno. Come denunciano i sindacati però, non è la prima volta che i dipendenti debbano aspettare a lungo per ricevere tali somme.

Una situazione definita inaccettabile sia da parte dei sindacati che dei lavoratori stessi, che denunciano: «Siamo stanchi di essere presi in giro ogni mese».