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«Un ospedale unico della Piana del Sele e via alle assunzioni» il consiglio comunale di Battipaglia, i sindaci del comprensorio e i sindacati uniti nella lotta per salvare l’ospedale “Santa Maria della Speranza”.

Più assunzioni e un ospedale unico della Piana del Sele: parola del consiglio comunale, dei sindaci del comprensorio e dei sindacati che ieri mattina, nell’aula del parlamentino più torrida del solito, si sono riuniti per discutere del futuro del “Santa Maria della Speranza”, l’ospedale di Battipaglia che rischierebbe la serrata. Accantonati i colori politici, i diciotto consiglieri comunali presenti hanno votato compatti a favore della proposta deliberativa. Diverse le richieste che hanno due destinatari ben precisi: l’Asl di Salerno e la Regione Campania.

LE RICHIESTE PER SALVARE L’OSPEDALE

Negli uffici di via Nizza e di Palazzo Santa Lucia nei prossimi giorni arriverà il documento e le relative istanze. A partire dall’ospedale unico della Piana del Sele per risolvere le criticità dei presidi di Eboli e Battipaglia, argomento sul quale il parlamentino di piazza Aldo Moro chiede che si torni a discutere, dalla richiesta di sbloccare immediatamente le assunzioni, considerando che la carenza di personale sembrerebbe la vera emergenza su tutto il territorio nazionale. Si fa esplicita richiesta anche della riapertura di Medicina Nucleare, reparto chiuso circa dieci anni fa e mai riaperto e della realizzazione di rafforzamento del solaio nella stanza dove, da oltre un anno, s’attende di sistemare la Tac per consentire la messa in funzione della stessa. Il tutto verrà discusso in una conferenza che i sindaci di Battipaglia, Eboli, Bellizzi e Roccadaspide, insieme ai capigruppo in consiglio comunale, ai sindacalisti, hanno chiesto urgentemente alla presenza del direttore generale dell’Asl di Salerno Mario Iervolino. La recente chiusura del reparto di Cardiologia a Battipaglia ha acceso nuovamente i riflettori sul problema ospedaliero, nonostante il consiglio comunale monotematico, convocato eccezionalmente di sabato mattina, fosse stato già previsto ben prima della serrata.

AULA GREMITA PER IL CONSIGLIO MONOTEMATICO

Ieri mattina, l’aula consiliare era gremita: tra il pubblico erano presenti diversi operatori sociosanitari, una delegazione del Forum dei Giovani, e numerosi cittadini. Tra i banchi del consiglio, invece, anche il sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe, il vicesindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio, il consigliere comunale di Eboli Damiano Capaccio, il presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche di Salerno e vicepresidente della Federazione nazionale degli infermieri, Cosimo Cicia, il consigliere provinciale Giuseppe Ruberto, i sindacalisti della Cisl Gaspare Pepe e Pietro Antonacchio. Non è mancata una stoccata politica agli esponenti della Regione Campania. In particolare nel mirino è finito Franco Picarone, già bacchettato dalla sindaca Cecilia Francese nei giorni scorsi, al quale, provocatoriamente, il consigliere comunale Pietro Cerullo, di recente passato a Fratelli d’Italia, si è detto «dispiaciuto per l’assenza dell’onorevole che, più di una volta, ha chiesto un premio per quanto fatto per l’ospedale di Battipaglia. Oggi sarebbe potuto venire a ritirarlo». Anche Cicia non ha risparmiato critiche: «Gli organi sovracomunali non stanno facendo nulla per risolvere il problema e, nonostante sulla sanità non dovrebbe esserci logica di appartenenza, sono preoccupato per la campagna elettorale ormai alle porte, perché rischierà di diventare nuovamente oggetto di strumentalizzazioni». Dopo tre ore di discussione il consiglio ha votato compatto apportando alcune modifiche alla proposta deliberativa iniziale: l’emendamento della consigliera Azzurra Immediata e l’eliminazione del passaggio sulle richieste di incontro non accolte dall’Asl di Salerno.