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Pino Corvo, storico cestista battipagliese, vince il contest delle leggende a Scafati e risulta il cestista più amato dai tifosi della squadra di Basket. «Un’emozione straordinaria» l’ha definita in un’intervista rilasciata al nostro giornale.

Pino Corvo si conferma una vera e propria leggenda del basket. Il cestista battipagliese ha vinto infatti il contest social #SfidaLeggendeLNP, confermandosi come il cestista più amato dai tifosi della Scafati Basket 1969: «Essere stato eletto come giocatore che più è rimasto nel cuore dei tifosi è stata un’emozione straordinaria – ha detto Corvo – Aver ricevuto tante testimonianze di affetto, dopo più di venti anni dal mio arrivo a Scafati, mi inorgoglisce molto, soprattutto perché oltre all’atleta è stato votato l’uomo ed è una cosa che mi fa gioire ulteriormente».

Parole di affetto e di commozione da parte dell’indimenticato numero 10 gialloblu, legato alla società scafatese fin dalla stagione 1997/98 e autore di partite memorabili e di cavalcate vincenti come la promozione in Legadue nella stagione 1999/00. Ricordi indelebili, come sottolineato dallo stesso Corvo: «A Scafati mi legano tanti ricordi bellissimi ma i più belli sono sicuramente le vittorie dei campionati di B2 e B1, ugualmente memorabili».

La vittoria sui social consentirà al cestista battipagliese di gareggiare nel contest nazionale #SfidaLeggendeLNP, “sfidando” virtualmente tanti altri atleti che, con lui, hanno alzati molti trofei anche a livello nazionale: «Ho avuto la fortuna di vincere tanti trofei e sono legato ugualmente a tutti – ricorda Corvo, parlando dei successi con la casacca azzurra – I 4 europei ed i 3 mondiali con le nazionali over hanno però un sapore speciale. Per uno sportivo è vitale partecipare ma è ancora più bello vincere».

Dopo gli anni da atleta, Corvo sta vestendo i panni di dirigente sportivo. Un’esperienza diversa, più impegnativa ma ugualmente stimolante: «Personalmente, ritengo che sia più difficile essere un dirigente che un atleta. In questo ruolo ho molte più responsabilità, da giocatore dovevo pensare principalmente alla mia carriera. Ora, come dirigente, devo considerare anche altri aspetti che abbracciano l’intera squadra. Ma è una sfida che, comunque, mi sta affascinando e divertendo» racconta l’attuale dirigente sportivo della Virtus Arechi.

Come tanti altri suoi colleghi, il battipagliese sta trascorrendo la quarantena lontano dalla scrivania, lavorando comunque da casa assieme agli altri dirigenti della società salernitana: «Sto trascorrendo la mia quarantena a casa, con gli affetti familiari. Ma non mi fermo, con la società stiamo cercando di chiudere questa tragica stagione dal punto di vista contrattuale con tutti i nostri tesserati e cercando di capire come e quando poter programmare la ripartenza»

Corvo plaude infine all’impegno e al buon cuore dei tanti suoi concittadini che si stanno prodigando per aiutare chi è in difficoltà: «In questo periodo è venuto fuori sicuramente il lato buono e generoso di ognuno di noi e non mi meraviglia che anche qui a Battipaglia in tanti stiano facendo opere di bene e di solidarietà. Sperando che tutto questo sia presto solo un bruttissimo ricordo ti ringrazio e saluto tutti gli sportivi Battipagliesi in attesa di un prestissimo arrivederci».