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Due settimane fa iniziò lo sciopero degli operai dello stabilimento “Maccaferri” di Bellizzi. I lavoratori della storica azienda cittadina non mollano e continuano a presidiare l’ingresso delle officine dove, nella mattinata di oggi, hanno incontrato il primo cittadino Mimmo Volpe.

Il sindaco Mimmo Volpe scende in campo e fa visita agli operai delle officine Maccaferri di Bellizzi, in sciopero dallo scorso 25 maggio. Cresce la preoccupazione in città per il futuro della storica azienda bellizzese. Il caso, portato in Parlamento dalla deputata Anna Bilotti (M5S), che ha presentato un’interrogazione lo scorso 5 giugno finita sul tavolo del Ministro dello Sviluppo Economico, e messo all’attenzione anche del Consiglio Regionale tramite la richiesta di convocazione della Commissione attività produttive da parte di Michele Cammarano, sta tenendo in apprensione 70 famiglie che chiedono risposte.

CASO MACCAFERRI, VOLPE: «EVITIAMO STRUMENTALIZZAZIONI»

«Questo silenzio nei confronti degli operai della Maccaferri non è giusto. I nuovi proprietari ci devo dire cosa vogliono fare dello stabilimento di Bellizzi» ha dichiarato Volpe che, tra le altre cose, precisa di aver inviato una lettera ai fratelli Maccaferri: «Sono nostri cittadini “onorari” e ho scritto a loro come persone, non come titolari dell’azienda. Quando ci furono i problemi scesi in campo per evitarne la chiusura» prosegue il sindaco che ci tiene a precisare: «Lo stabilimento Maccaferri rappresenta un punto centrale per le politiche di sviluppo del Mezzogiorno. Spero che a breve riuscirò a incontrarli. Evitiamo, però, di strumentalizzare la vicenda. Credo che la politica vada messa un attimo da parte, manteniamo un profilo basso».

Fino all’11 giugno lo stato di agitazione proseguirà, poi le parti sindacali dovrebbero incontrare il responsabile delle risorse umane Paola Musuraca per valutare se proseguire o meno lo sciopero «Siamo disponibili ad interrompere tale forma di lotta – dicono gli operai – non appena avremo notizie concrete sui seguenti punti: dettagli concreti sul piano industriale; dettagli concreti sulla delocalizzazione dello stabilimento; proposta sul tema prepensionamenti, più volte annunciato ma mai concretizzato».