Tempo di lettura: 2 minuti

Civica Mente stringe un patto con gli ecologisti de “Le Marianne”. Ecco la seconda lista “Rete Civica”. E Maurizio Mirra guarda al futuro prossimo: «Stiamo lavorando anche a una terza lista».

Civica Mente annuncia la seconda lista per le prossime elezioni comunali, attese in primavera del 2021. E incassa l’endorsement dell’associazione ambientalista “Le Marianne”, nata lo scorso 2019 a seguito del famoso incendio che colpì la MGM, l’azienda che lavora rifiuti in zona industriale. Il polo civico si va definendo. O meglio: «il mosaico», così lo definisce Maurizio Mirra, che con ogni probabilità sarà il candidato a sindaco dell’associazione politica alla prossima tornata elettorale.

«STIAMO LAVORANDO A UNA TERZA LISTA»

«Il progetto che stiamo costruendo – afferma l’ex assessore – ricorda le tessere d’un mosaico. Ed è un mosaico che stiamo componendo passo dopo passo, da otto anni a questa parte. Avere al nostro fianco un’associazione di giovani donne come “Le Marianne” ci riempie d’orgoglio. Ma il mosaico ha bisogno di altre tessere». Quindi, ci sarà una terza lista? La risposta è affermativa. « – prosegue Mirra – stiamo lavorando in questa direzione. La prima lista, Civica Mente, è quella di “lavoro”. La seconda, che fa capo a “Le Marianne”, è quella “partecipativa”. E siamo già a lavoro per formare la lista ambientalista, ma c’è bisogno di altro tempo».

La referente della lista “Rete Civica” sarà Barbara Ansalone, che ieri pomeriggio, alle ore 15, nella sala del Centro Sociale di via Guicciardini, ha parlato per la prima volta alla stampa. «Il sodalizio con Civica Mente – dice Ansalone – ci ha convinte perché in tutti gli incontri avuti con loro abbiamo trovato le risposte ai nostri interrogativi, e una lotta condivisa. Non siamo un partito politico, è vero, ma sappiamo che è necessario sedersi ai tavoli “politici” per cambiare le cose e per progettare la città».

Giuseppe Ferlisi, avvocato e segretario dell’associazione politica, parla anche della progettualità. «In questo momento storico – spiega il legale – il Covid ci impedisce di fare la politica partecipata, che ci ha sempre contraddistinto. Ma stiamo comunque portando avanti il nostro programma: abbiamo tanti sottogruppi: economica, commercio, urbanistica, verde pubblico. Siamo a lavoro su più fronti. Le interlocuzioni? Siamo in una fase propedeutica, vediamo tanti nomi e tante spaccature. Una cosa è certa: non saremo lo specchietto delle allodole di nessuno. Ci etichettano come “i ragazzi”, ma vogliamo essere protagonisti». Ballottaggio? «Speriamo di andarci noi (ride, ndr) – conclude Mirra – ma niente apparentamenti».