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ARTICOLO ESTRATTO DA “LA CITTÀ” 29/06/2019

Papa Pio XI diceva che “a pensare male del prossimo si fa peccato, ma si indovina“. Ed ora, in città, c’è chi pensa male di un manipoli dei dipendenti di Alba, la municipalizzata che si occupa d’igiene urbana e manutenzione.

E che è finita nel mirino dei carabinieri della Compagnia di Battipaglia. In capo ad una fronda di lavoratori aleggiano i sospetti di sabotaggio: lasciare i rifiuti in strada intenzionalmente, per boicottare la raccolta dei rifiuti. È l’ipotesi investigativa sulla quale indagano i militari dell’Arma, agli ordini del maggiore Vitantonio Sisto.

Un’inchiesta nel corso della quale s’avvarranno di ogni strumento a disposizione, perfino degli apparecchi satelittari installati sugli automezzi. Nelle scorse ore, la sindaca di Battipaglia, Cecilia Francese, ed il manager di Alba, Palmerino Belardo, hanno visto il comandante della Compagnia: c’è da allestire una fitta rete di controlli attorno all’igiene urbana cittadina.

BATTIPAGLIA DENUNCIA

Tutto è partito dagli esposti che alcuni cittadini hanno presentato in Caserma: il primo stato Fernando Volpe, noto avvocato battipagliese che ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica “sulla mancata attuazione della raccolta differenziata e su una serie di ulteriori inadempienze relative al contratto di gestione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani stipulato tra il Comune ed Alba”, paventando le ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio e di violenza privata. All’appello del legale, che sui social aveva esortato i concittadini a fare lo stesso, qualcun altro si è recato in Caserma.

INCHIESTA SU ALBA

E i carabinieri della Compagnia di Battipaglia si sono messi al lavoro, insospettiti da quella raccolta a macchia di leopardo. Hanno documentato, attraverso degli atti, che il servizio è organizzato nella stessa e identica maniera di un mese fa, e che la proclamazione dello stato d’agitazione, che prevede l’interruzione del lavoro straordinario, ma non lo sciopero, non dovrebbe portare a simili effetti. “Perché un mese fa il rifiuto veniva raccolto regolarmente ed ora no?”, si sono domandati i militari dell’Arma.

OCCHIO AL VIASAT

Da qui l’incontro con la prima cittadina, che in precedenza aveva trasmesso l’ordinanza sindacale per l’igiene pubblica pure ai carabinieri, alla Polizia di Stato e ai vigili urbani, chiamati a verificarne l’esecuzione. Nel proprio esposto, qualche cittadini ha riferito di aver visto dei camion della partecipata transitare lungo le vie della città ignorando gli ammassi di rifiuti sul ciglio della strada.

I carabinieri, che sospettano già di alcuni operai, hanno deciso: verificheranno in prima persona l’operato dei lavoratori di Alba. Lo faranno attraverso pedinamenti, tramite l’accesso alle videocamere di sorveglianza comunali, che sono attive, e soprattutto accedendo ai dispositivi Viasat installati, dopo aver incassato l’okay della parte comunale.

Avranno accesso agli ordini di servizio aziendale, e qualora ravvisassero delle difformità tra l’operato del lavoratore e quanto disposto dai manager, denuncerebbero le maestranze disobbedienti.