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La provincia di Salerno ha dichiarato Battipaglia e Sarno “aree non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti”. Esultano la sindaca Cecilia Francese e l’assessore Davide Bruno: «È un risultato storico». Forza Italia s’infuria: «La delibera è una farsa» dice Valerio Longo.

La delibera sul criterio di saturazione spacca la politica. Battipaglia e Sarno, da poche ore, sono state dichiarate “aree non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti” dal consiglio provinciale, riunitosi questa mattina a Palazzo Sant’Agostino. E c’è grande soddisfazione all’interno dell’amministrazione retta da Cecilia Francese: «È un risultato storico» dice la sindaca rivendicando il ruolo di precursore in questa vicenda: «Già lo scorso 2019, con la delibera sul fattore di pressione, abbiamo anticipato i tempi».

LA DELIBERA SUL CRITERIO DI SATURAZIONE

Ma cosa prevede questa delibera sul criterio di saturazione? Sostanzialmente determina dei criteri oltre i quali delle determinate aree vengono dichiarate “non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti per effetto del raggiungimento del livello di saturazione“. Dopo un censimento degli impianti che insistono nella provincia di Salerno (210 in totale) è stato stabilito il Livello di Saturazione Territoriale (circa 672mila tonnellate annue). I comuni inidonei, dunque, sono risultati solamente Sarno e Battipaglia.

DELIBERA PROVINCIALE: LA POLITICA SI SPACCA

C’è un aspetto, però, che ha diviso il consiglio provinciale e la maggioranza di Cecilia Francese. Nella delibera firmata dal dirigente Angelo Cavaliere viene precisato che “L’approccio seguito e il limite conseguente non sono da applicarsi agli impianti localizzati e programmati nell’ambito di Piano sovraordinati, quali ad esempio il Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani, oltre che per quelle tipologie di impianti che trattano esclusivamente rifiuti che non producono impatti odorigeni (rottami ferrosi e autodemolizione, ndr)”.

A Battipaglia, quindi, non viene scongiurata l’apertura del nuovo impianto di compostaggio all’interno dell’ex Stir. Ci avevano provato i consiglieri di Forza Italia Giuseppe Ruberto e Roberto Celano presentando un emendamento che chiedeva due cose: eliminare il periodo sopracitato che riguardava il Piano Regionale e aggiungere “pubblici e privati” dopo “localizzazione di impianto di trattamento dei rifiuti”. Una distinzione che avrebbe consentito alla Provincia di esercitare il suo unico e vero potere: stabilire dove un impianto non si debba fare.

L’emendamento, però, è stato bocciata dalla maggioranza dei consiglieri provinciali, tra cui figura pure Antonio Sagarese che, di recente, ha dichiarato alla tv locale SeiTv: «Non voglio dare adito a polemiche strumentali, quando si parla di ambiente bisogna andarci cauti: questo è un risultato enorme. Per quanto riguarda l’impianto di Compostaggio, dico solo che oltre queste competenze la Provincia non può andare».

CRITERIO DI SATURAZIONE: LE POSIZIONI DI DAVIDE BRUNO E VALERIO LONGO

«Indipendentemente dalle etichette e dalle definizioni oggi abbiamo scritto una pagina importante per la Provincia e per il territorio rafforzando questo atto con un emendamento finale che rende efficace sin da subito il blocco degli insediamenti e degli ampliamenti delle aziende di rifiuti senza aspettare le integrazioni al Ptcp. Un ringraziamento all’amministrazione provinciale del Presidente Strianese, alla Regione Campania con il Presidente Vincenzo De Luca e al Vicepresidente della regione Campania Fulvio Bonavitacola che ha seguito in ogni fase questo percorso amministrativo» dice l’assessore Sviluppo Urbano Davide Bruno.

Non è dello stesso avviso Valerio Longo che definisce la delibera «una farsa» e un tentativo di gettare fumo negli occhi in vista delle elezioni regionali. «Nella delibera approvata – dice Longo – viene ribadito che i limiti imposti non valgono per quanto programmato nell’ambito dei piani sovraordinati. In sostanza viene confermato che all’interno del sito ex Stir di Battipaglia sarà aperto un nuovo impianto di compostaggio. Il gruppo di F.I. al consiglio provinciale, con Giuseppe Ruberto e Roberto Celano, ha smascherato i giochetti, presentando un emendamento per scongiurare questa eventualità, ma la maggioranza di centro-sinistra (compreso il consigliere di Battipaglia) hanno bocciato la proposta. Battipaglia ancora una volta viene mortificata e sacrificata sull’altare dell’affare legato al business rifiuti e dei giochetti politici del sistema di potere targato De Luca».