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Comitati e associazioni ambientaliste soddisfatte a metà. È questa la sintesi delle note stampa inviate dai diversi coordinamenti sulla delibera approvata lo scorso 25 maggio in consiglio provinciale secondo la quale, Battipaglia e Sarno sono state dichiarate “aree non idonee per l’insediamento e l’ampliamento degli impianti di rifiuti“.

Le associazioni appartenenti al coordinamento “Battipaglia dice Basta” e il comitato “Battipaglia dice No” intervengono sulla delibera prodotta dal consiglio provinciale lo scorso 25 maggio (criterio di saturazione) che ha dichiarato Battipaglia e Sarno come zone sature di immondizia. «Se guardiamo alla delibera solo riferendoci alla nostra battaglia storica, contro l’impianto di compostaggio all’interno dello STIR allora è bene dirlo subito: a quello scopo la delibera non serve assolutamente a nulla. Non ferma nulla, non contrasta nulla, non ostacola nulla, non risolve nulla e nemmeno prova a farlo» scrivono le associazioni. Una delibera, quella prodotta dalla Provincia, accolta con grande soddisfazione dall’amministrazione Francese che, subito dopo l’ufficialità, parlò di «risultato storico».

Non sono dello stesso avviso però i comitati e le associazioni ambientaliste che in questa delibera, invece, hanno individuato diverse ombre: «Perché volere essere “i primi in Italia” quando ci sono strumenti più sicuri. Un esempio? La dichiarazione di zona non idonea ai sensi dell’articolo 8 della legge regionale 4 del 2007, che esiste già da tempo e non ci avrebbe creato problemi». Gli ambientalisti sono fortemente preoccupati anche per un dettaglio inserito all’interno della delibera: «I calcoli che la Provincia escludono tutto ciò “che non puzza”. E perché mai? Lo sa la Provincia che i roghi più devastanti sono stati proprio quelli di rifiuti esclusi dal suo computo, cioè plastica e gomma che bruciando sviluppa diossina? Lo sa la Provincia che considerando nel “limite” solo ciò che “non puzza” se domani un privato venisse a chiedere di lavorare rifiuti radioattivi non potemmo dirgli di no?».

Per il comitato Battipaglia dice No è «l’ennesima sconfitta». E il sospetto, già alimentato da Forza Italia Battipaglia in un recente comunicato stampa, che questa null’altro sia che una manovra in vista delle imminenti elezioni regionali è forte tra gli ecologisti: «Niente di cui esultare se non per gli amanti delle vittorie di Pirro e per chi farà ricorso ad eventuali opposizioni ad autorizzazioni sulla base di quanto deliberato. Noi non perdiamo di vista questa battaglia, consapevoli che questo atto sicuramente rappresenta qualche piccolo passettino su una strada lunga e farraginosa, probabilmente voluta da chi è più preoccupato dalle prossime competizioni elettorali che dell’effettiva risoluzione del problema».

LE POSIZIONI DI PIERO DE LUCA E GIUSEPPE CANFORA

Dal mondo della politica, invece, le reazioni sono estremamente positive. «La tutela dell’ambiente e della salute pubblica sono tematiche delicate che rappresentano delle priorità politiche nell’azione del Partito Democratico – dice l’onorevole in quota Pd Piero De Luca -. È per questo motivo che esprimo grande soddisfazione per il lavoro fatto dall’Amministrazione provinciale a guida Partito Democratico. Un risultato davvero storico, sia perché la Provincia di Salerno è stato il primo Ente in Italia ad adottare, pur in assenza di una normativa nazionale di riferimento, un provvedimento così importante su un tema tanto delicato e sia perché questa delibera era molto attesa dai cittadini battipagliesi e sarnesi, preoccupati per il presente e futuro dei propri cittadini. Negli enti in cui governa, il PD continua a mantenere gli impegni presi, dimostrandosi ancora una volta estremamente attento alle esigenze e agli interessi dei cittadini».

Gli fa eco il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, che si ritiene soddisfatto per quanto deliberato: «La Provincia di Salerno ci ha dato ragione accogliendo, appoggiando e votando favorevolmente la nostra proposta: è passata la delibera che dichiara Sarno e Battipaglia zone non idonee alla localizzazione di impianti di trattamento dei rifiuti. Una vittoria della città, dopo tante difficoltà e dopo l’importante consiglio comunale tenutosi pochi giorni fa in cui avevamo chiarito che la nostra città non doveva più avere tali impianti. Una proposta di questa maggioranza di tutela dell’ambiente e della salute pubblica che ha guardato al futuro dei nostri figli, dei nostri nipoti. Un atto di grande coraggio, di determinazione appoggiato dalla Provincia di Salerno che ha davvero segnato un momento storico».