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Scuole chiuse, a Battipaglia, fino al giorno dell’Immacolata. La decisione è arrivata nella giornata di ieri. Il rischio dei contagi è ancora alto, e non è da escludere un’ulteriore proroga fino alle festività natalizie. In città è “derby” tra i genitori.

Scuole chiuse a Battipaglia, almeno fino all’8 dicembre. È quanto trapela a seguito della riunione della terza commissione consiliare, tenutasi ieri mattina, di concerto con i dirigenti scolastici degli istituti battipagliesi. La riapertura delle scuole, prevista per il 24 novembre, ha messo in allerta i sindaci che adesso provano a correre ai ripari. Se il presidente De Luca dovesse confermare la riapertura, la sindaca Cecilia Francese manterrà le scuole fino all’Immacolata. Uno scenario che preoccupa pure i genitori.

I DUE FRONTI: IL DERBY TRA GENITORI

In assenza dei campionati dilettantistici, in città il “derby” si gioca a suon di petizioni e gruppi Facebook. Da un lato, il fronte del “no” alla riapertura, che attualmente sembrerebbe raccogliere la maggior parte dei consensi. La raccolta firme per mantenere le scuole chiuse ha ricevuto già trecento adesioni nel giro di ventiquattr’ore. La richiesta? Plessi scolastici chiusi fino alle festività natalizie e, se la situazione dovesse migliorare, tornare in classe non prima del 7 gennaio, ovviando sino a quella data con la didattica a distanza.

Dall’altro lato, c’è una minoranza che chiede il rispetto dei diritti: l’avvocatessa Antonietta Di Genova lancia la controproposta con una raccolta firme su change.org per mantenere le scuole aperte, come avviene nel resto d’Italia, pur rispettando la scelta di chi vorrà lasciare i figli a casa per paura dei contagi. «Richiediamo pertanto l’apertura ed il ritorno in presenza dei più piccoli, prevedendo la possibilità di una forma di didattica a distanza per i figli dei genitori che ancora continuano ad avere remore e timori sul rientro in presenza» si legge nell’invito a sottoscrivere la petizione. Mentre il virus prosegue la sua corsa, e i genitori si dividono in fazioni, il futuro degli studenti oggi è più che mai incerto.