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Come combattere la dipendenza affettiva o, in altre parole, la “Love addiction“? Ce lo spiega la dottoressa Elisa Mogavero in un ciclo di incontri tematico

Che cos’è la “Love addiction“? Per chi poco mastica l’inglese si tratta di quella dipendenza affettiva che spesso, travestita da amore, tiene incollati i soggetti più fragili e vulnerabili a persone e situazioni tossiche che niente hanno a che fare con questo travolgente sentimento.

La psicologa e psicoterapeuta, fondatrice del Centro DipendiAmo, Maria Chiara Gritti la definisce così: «Una forma patologica d’amore nella quale l’individuo, di solito la donna, dedica tutto il suo corpo e tutta la sua mente all’altro. Il partner scelto si trasforma così in una sorta di “droga” alla quale la dipendente attinge di continuo per riempire un vuoto affettivo presente dentro di lei fin dall’infanzia».

Entrata ormai a far parte delle nuove dipendenze come condizione psicologica caratteristica dei tempi moderni, la “Love addiction” va affrontata con tutti gli strumenti a disposizione. È così che a partire dal prossimo 21 gennaio, a Salerno, partirà una vera e propria terapia di gruppo che prevede 10 incontri in cui la dottoressa Elisa Mogavero, psicologa psicoterapeuta, applicherà il protocollo DipendiAmo®, la cui validità ed efficacia è stata riconosciuta dal Comitato Scientifico Internazionale della Accademia di Psicoterapia della Famiglia.

Sarà un gruppo di Primo Livello, indicato a chi, per la prima volta, lavora sul proprio disagio: l’obiettivo è spezzare il circuito della dipendenza, per riprendere il controllo del proprio mondo emotivo. «Per imparare ad amare l’altro – ricorda la psicologa e psicoterapeuta Mogavero – dobbiamo prima imparare ad amare noi stessi. A questo scopo, la terapia di gruppo offre un grandissimo supporto a tutte quelle persone che vogliono liberarsi della dipendenza affettiva, attraverso un percorso specifico, studiato appositamente per conoscere se stesse e le altre persone che hanno sviluppato la love addiction e vogliono lasciarsela alle spalle».

La dottoressa Mogavero, che condurrà i corsi, sottolinea anche un altro aspetto molto importante della dipendenza: «L’individuo dipendente, avendo una scarsa fiducia in se stesso, fonda la propria autostima e il proprio equilibrio sulla presenza dell’altro. Il partner deve Esserci o anche semplicemente mostrare interesse attraverso un messaggio, una telefonata. L’assenza non viene affatto tollerata, l’assenza è associata a perdita, solitudine, abbandono, vuoto. In caso di assenza dell’altro la persona che soffre di dipendenza manifesterà sintomi ansiosi, tensione, gelosia, inquietudine, disperazione. Sintomi che si ridurranno solo con la ricomparsa del partner. Ecco perché è importante essere consapevoli che questo malessere ha un nome e che può essere superato lavorando su se stessi con l’aiuto di professionisti specializzati, con l’obiettivo di spezzare schemi disfunzionali, paure, insicurezze e imparare la faticosa arte dell’amarsi e dell’amare in modo sano, reciproco e nutriente».

Informazioni

Gli incontri si terranno a Salerno, in via Gennaro Stanislao de Crescenzo, 3. Gruppo in partenza il 21 gennaio 2023, incontri successivi con cadenza quindicinale. Ogni incontro ha una durata di 2 ore e il costo per i 10 incontri del ciclo costituisce una spesa sanitaria completamente detraibile. Per poter partecipare al gruppo, è necessario prenotare un colloquio conoscitivo gratuito. Se vuoi chiedere ulteriori informazioni, chiama il numero 089 0977768 o consulta il sito www.elisamogavero.it.