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Botte e minacce di morte a Francesco Siani, titolare della paninoteca ambulante “Svalvolato” e tra i coinvolti nell’inchiesta sui posteggi fuori mercato.

Prima le botte e poi la minaccia: «Se parli al processo ti ammazziamo». Una mattinata da incubo per Francesco Siani, titolare della paninoteca ambulante “Svalvolato On The Road”, parte civile nei procedimenti penali partiti dall’inchiesta sui posteggi fuori mercato. A picchiarlo, a quanto riferito dallo stesso venditore, sarebbe stato proprio uno degli indagati.
Ieri mattina, intorno alle 11.30 – questa la ricostruzione del malcapitato – Siani sarebbe stato inseguito in auto lungo il corso principale di Battipaglia, via Mazzini, dall’altezza dell’ex cinema “Garofalo” sino ai pressi della stazione, dove Siani s’è fermato per dirigersi verso il Comune: è lì che sarebbe maturata l’aggressione, racconta l’ambulante, con calci e pugni sferrati da uno degli indagati, sul capo del quale, ad oggi, pende una richiesta di rinvio a giudizio per i fatti dell’inchiesta. Le botte e poi la minaccia: «Non fare nomi al processo altrimenti ti ammazziamo».

Questa la frase choc rivolta a Siani a due settimane dall’udienza preliminare – fissata per le 9 del 12 gennaio – davanti al gup Gerardina Romaniello. L’aggressore sarebbe poi fuggito, mentre il commerciante si è recato all’ospedale “Santa Maria della Speranza” di Battipaglia per ricevere le cure dei medici. La prognosi è di cinque giorni: un occhio nero e qualche ematoma, questi i danni fisici riportati da Francesco Siani, parte offesa nei due procedimenti penali sui posteggi fuori mercato, che, almeno in quello già alla fase dibattimentale, s’è costituito parte civile, contrariamente al Comune di Battipaglia. L’ambulante, difeso dall’avvocato Alfonso Landi, ha comunicato che stamattina sporgerà denuncia presso la sede della locale Compagnia della guardia di finanza, agli ordini del tenente Agostino Fasulo. Ad ogni modo i finanzieri sarebbero già stati avvertiti per le vie brevi ed avrebbero acquisito le immagini delle telecamere di via Mazzini e della stazione di Battipaglia per accertare realmente quanto accaduto. Bisognerà dunque attendere che la denuncia venga formalizzata per dare il via alle indagini sul pestaggio, con tanto di minacce, avvenuto ieri mattina.

Il prossimo 12 gennaio a Salerno si terrà l’udienza preliminare dei cinque imputati per i quali il pm ha chiesto il rinvio a giudizio: sono il venditore ambulante Franco Falcone (nipote dell’omonimo consigliere comunale), il comandante della polizia municipale, il tenente colonnello Gerardo Iuliano, l’ex capitano – oggi in pensione – Mario Reina, il dirigente finanziario di Palazzo di città Giuseppe Ragone e l’ex comunale – pure lui in quiescenza – Giovanni Balba. Sono già a processo, invece, a seguito d’un decreto di citazione a giudizio – non c’è stato bisogno di udienza preliminare in quel caso – il consigliere comunale sospeso Franco Falcone ed il maresciallo dei caschi bianchi Massimiliano Corrado. Le ipotesi di reato spaziano, a vario titolo, dalla tentata concussione all’abuso d’ufficio passando per il falso. L’inchiesta del pm Cosentino è volta a documentare presunte pressioni da parte del consigliere comunale Falcone – con la complicità di alcuni dipendenti comunali e agenti di polizia locale – ai danni di Siani perché quest’ultimo abbandonasse il chiosco di via Belvedere così da consentire al nipote del politico battipagliese d’insediarsi nuovamente nel posteggio storicamente occupato dalla sua famiglia.