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Incontro al Ministero con la proprietà (Prysmian) e i sindacati per discutere del futuro della “Fos”. Fumata grigia.

Incontro al Mise per il futuro dello stabilimento “Fos” di Battipaglia: fumata grigia. Mercoledì mattina, in via Veneto 33, nella sede del Ministero dello sviluppo economico di Roma, i vertici della Prysmian, la multinazionale proprietaria della fabbrica di via Spineta, i sindacalisti della Cgil, Cisl, Uil, e le rsu locali, e i rappresentanti del dicastero romano, in particolare il coordinatore del Mise Luca Annibaletti, hanno tenuto un tavolo per discutere del famoso bando sulla fibra ottica. Le rsu hanno chiesto, ancora una volta, rassicurazioni sul bando in scadenza a fine luglio cercando di convincere il governo nazionale a comprare la fibra ottica in Italia anziché in Oriente. Preferire i mercati orientali, significherebbe penalizzare fortemente lo stabilimento di Battipaglia e, di conseguenza, bloccare gli investimenti che la Prysmian tiene fermi già da diversi anni. Per la prima volta dopo il sit-in di protesta di marzo, l’azienda ha partecipato all’incontro assieme ai sindacati e ai rappresentanti del Mise. Ma nessun accordo è stato ancora trovato.

NUOVO TAVOLO CON I TECNICI DEL MISE ENTRO 10 GIORNI

Il discorso è stato rimandato di una decina di giorni, quando le parti s’incontreranno nuovamente questa volta, però, alla presenza di alcuni tecnici del Ministero. Una situazione di stallo che tiene ancora tutto in bilico. Le sigle sindacali, così come le rsu interne della “Fos”, hanno preferito non sbilanciarsi. Non si esulta, ma non ci si dispera neanche. Almeno sino a quando il governo nazionale non prenderà una decisione ufficiale. Sino ad allora permane lo stato di preoccupazioni, e i sindacalisti si sono già detti pronti ad intraprendere qualsiasi azione necessaria. Non è da escludere, dunque, che da agosto i 900 lavoratori (diretti e indiretti) della fabbrica di via Spineta potranno scioperare e manifestare per scongiurare la chiusura dello stabilimento.

SINDACATI PRONTI ALLO SCIOPERO

Le forze politiche del territorio, assessori, consiglieri regionali, e presidente della giunta della Regione Campania, sono stati già allertati. E in questa battaglia è stato chiesto a loro di stare al fianco degli operai. In ballo non c’è solamente il futuro dei lavoratori, ma anche il maxi investimento da 60 milioni di euro che la Prysmian aveva previsto già nel 2019, poi bloccato a causa della pandemia e della scelta del governo nazionale di preferire altri mercati, proprio a due passi dalla “Fos”. Lì, in via Spineta, sarebbe dovuto nascere un nuovo stabilimento, molto più piccolo, ma che avrebbe dato lavoro a decine di persone. Entro fine luglio il responso: o si garantisce un futuro sereno alla “Fos” di Battipaglia oppure, inevitabilmente, si scenderà in strada a manifestare.