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Conservare le risorse ambientali, per permettere anche alle generazioni future di poterne usufruire. La questione della produzione agricola e dei modelli alimentari è strettamente connessa ecco perché oggi 30 Giugno 2021 presso l’Hotel Cerere di Paestum alle ore 18,30, la Regione Campania darà il via ad una campagna di informazione e sensibilizzazione al biologico e all’agricoltura integrata certificata dal nome “Biologicamente”. L’iniziativa rientra nel Programma di Sviluppo Rurale della Campania 2014/2020 FEASR (Misura 3 – Sottomisura 3.2 – Tipologia di intervento 3.2.1) ed è dedicata all’informazione e alla promozione dei regimi di qualità dei prodotti agricoli.

Mangiare cibo biologico è ormai una necessità per la salute delle persone e per il benessere del Pianeta. Contro il consumo del cibo spazzatura e contro i danni provocati dall’agricoltura industriale, la Cooperativa Agricola TerrAmore che si è fatta promotrice della realizzazione del piano di comunicazione di ben 35 iniziative, ha lanciato una call for innovators quale sfida verso un’agricoltura sostenibile, rivolgendosi a produttori e consumatori, con l’obiettivo di far comprendere i vantaggi dell’assunzione di cibo salutare ottenuto con tecniche di coltivazione biologiche/integrate-certificate. Lo scopo è sensibilizzare il mercato, sia nella domanda che nell’offerta, attraverso la valorizzazione delle produzioni integrate e biologiche.

Dopo i saluti di Carmine Papace Presidente TerrAmore e Franco Alfieri Sindaco di Capaccio – Paestum, Interverranno: Sabato Esposito Responsabile di misura Regione Campania, Demetrio Esposito Direttore commerciale TerrAmore, Enrico Amico Presidente Associazione Agricoltura Biodinamica, Maria Manuela Russo Vicepresidente Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, Emanuele Alfano Biologo Nutrizionista, Nicola Lalla Funzionario Settore Agricoltura Regione Campania, Antonio Briscione Presidente Ente Riserva Foce Sele Tanagro, Salvatore Basile Direttivo Aiab Campania, Michele Buonomo Segreteria Nazionale Legambiente, Antonio Costantino Presidente Confagricoltura Salerno, Vito Busillo Presidente Coldiretti Salerno. Conclude: Nicola Caputo Assessore all’Agricoltura Regione Campania

In Campania dove sono oltre 69 mila gli ettari coltivati a biologico e più di 6 mila gli operatori coinvolti, l’obiettivo è incentivare il new deal dell’agro ecologia, connesso a nuove forme di turismo e ad un’economia circolare. Nasce per questo l’esigenza di sostenere la svolta green dell’agricoltura della Campania che da tempo vanta il primato italiano tra eccellenze e prodotti tipici dell’agroalimentare tradizionale. Un record che può essere raggiunto anche nella lotta all’utilizzo della chimica nei campi e nel ricorso a buone pratiche agronomiche. La conversione al biologico avrebbe solo dei vantaggi: dal punto di vista puramente alimentare favorirebbe il consumo di cibi più sicuri per la salute, in virtù del divieto di utilizzo di pesticidi di sintesi per le colture e di antibiotici negli allevamenti; ciò comporterebbe maggiori controlli di filiera e certificazioni dal campo alla tavola. Anche dal punto di vista dell’impatto ambientale, i risvolti sarebbero positivi perché il biologico riduce i livelli di inquinamento rendendo le produzioni più sostenibili e tutelando le biodiversità.