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Dal 2016 i residenti del quartiere Schiavo chiedono al Comune un’area destinata a bambini e anziani, senza successo. Una nuova petizione è stata protocollata, ma nessuna risposta è giunta

Alla fine del mese di giugno i cittadini del quartiere Schiavo di Battipaglia, armati di petizione protocollata, si sono rivolti al Comune per avere un incontro e discutere dell’assenza di un’area nel Rione destinata ai piccoli e agli anziani residenti. Al posto di una convocazione che sarebbe dovuta arrivare nell’arco di 30 giorni, è giunto invece il silenzio.

A farsi promotore della petizione è stato Alessandro Pizzuto. Lui, insieme a tutti i residenti del quartiere, aveva richiesto un’area dopo che quella precedentemente utilizzata, tra via Rosa Jemma e viale Brodolini, era stata “inghiottita” dai lavori per il programma Più Europa. Il quartiere si rivolge al Comune dal 2016 per tale questione, ma mai una risposta è arrivata, tantomeno in questa occasione.

«L’attuale petizione – spiega Pizzuto –, realizzata nel pieno rispetto dello Statuto Comunale e dei Regolamenti, avrebbe richiesto una convocazione dei proponenti entro 30 giorni. Questo periodo è ampiamente trascorso e nessuno ha avuto cura di convocarci. Pertanto, abbiamo deciso di rivolgerci al Prefetto ed al Difensore Civico Regionale, affinché l’Amministrazione rispetti lo Statuto ed i Regolamenti che essa stessa ha approvato».

Pizzuto scenderà così in campo alle prossime elezioni comunali tra le fila di Civica Mente: «Non possiamo più restare a guardare, lo dobbiamo al futuro dei nostri figli». C’è il sostegno di Maurizio Mirra, candidato a sindaco del movimento politico: «Ciò che la nostra classe politica non comprende è la necessità di ascolto e confronto. Credono che i cittadini siano sudditi e non interlocutori con i quali sia necessario discutere. Le persone sanno benissimo che non siano possibili miracoli e, a volte, già l’interesse e la vicinanza di chi amministra sarebbe importante per lenire quel sentimento di abbandono che ormai pervade tutta la comunità battipagliese».