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Il grido di protesta degli ambientalisti arriva sotto la sede della Regione Campania. Questo pomeriggio, in via Santa Lucia a Napoli, i comitati e le associazioni di tutto il territorio hanno manifestato per la difesa dell’ambiente e della propria terra. “Mai più come prima: lockdown per gli inquinatori” è lo slogan lanciato da “Stop Biocidio“, la coalizione sociale di movimenti contro l’emergenza sanitaria ambientale che negli ultimi anni ha devastato la Campania. Sono giunti in centinaia da ogni angolo della regione per far sentire la loro voce ai vertici istituzionali. Una partecipazione più bassa rispetto alle precedenti, a causa dell’altra emergenza, quella influenzale, che ha paralizzato l’Italia negli ultimi tre mesi e della concomitanza con l’evento “Black lives matter” per le violenze razziste negli Stati Uniti d’America.

stop biocidio battipaglia dice no

Una lotta che va avanti da anni e che vede coinvolti, tra le 50 associazioni provenienti da tutte le province campane, anche il comitato battipagliese (Battipaglia dice No) che ha sempre presenziato le diverse manifestazioni succedutesi nel tempo. A pochi mesi dalle elezioni regionali, che vedranno in campo il presidente uscente Vincenzo De Luca da «stracandidato», già in campagna elettorale da qualche mese a suon di lanciafiamme e siparietti web, i dati diffusi dagli ambientalisti ci restituiscono uno scenario agghiacciante: 30 anni di avvelenamento del suolo, delle acque, e dell’aria, ci hanno reso famosi in tutto lo stivale con l’epiteto di “Terra dei Fuochi”. Due milioni di abitanti, circa un terzo di tutta la Campania, vive sull’immondizia, in terre che andrebbero bonificate da diversi anni. 12.747 roghi tossici in tra il 2012 e il 2018, 4.247 siti da bonificare. Numeri che incidono significativamente anche sul tasso di mortalità per tumore che, stando ai dati pubblicati dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità), portano la Campania al primo posto in Italia.

STOP BIOCIDIO: BATTIPAGLIA DICE NO PROSEGUE LA LOTTA

«Vogliamo che la stessa attenzione riservata alla lotta al Coronavirus venga usata anche per la difesa dell’ambiente – dicono i rappresentanti del coordinamento Battipaglia dice No –
Anche Battipaglia è presente e chiede risposte chiare ed impegno delle amministrazioni regionali e locali. Ci avviamo verso l’estate e vorremmo la certezza di poter aprire le finestre di casa senza problemi. Vorremmo che chi è deputato a controllare ci evitasse altri incendi come gli ultimi cinque. Vorremmo la certezza di non dover subire l’insediamento di altri impianti di rifiuti. Il Coordinamento Battipaglia dice Basta insieme ai cittadini vigilerà affinché le speranze si trasformino in certezze».