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Il finanziamento di 900mila euro per i laboratori di occupabilità del “Ferrari” è a rischio a causa di alcuni lavori, di responsabilità del Comune, ancora in sospeso

L’ambizioso progetto dei laboratori di occupabilità targato “Enzo Ferrari”, che avrebbe dovuto sorgere nel cuore del quartiere Taverna, presso l’ex scuola “Giovanni XXIII”, si trova ad un punto morto a causa di una grossa perdita d’acqua, causata dalle piogge, che compromette il proseguimento dei lavori di allestimento. I lavori di sistemazione del tetto dovrebbero essere appaltati dal Comune, ma tutto tace, mentre il tempo stringe.

Andiamo con ordine: per l’allestimento dei laboratori di occupabilità l’istituto “Enzo Ferrari”, insieme alla dirigente Daniela Palma, aveva dapprima stipulato un accordo con la triade commissariale per far sorgere il progetto nel plesso “De Amicis”. Con l’insediamento della nuova amministrazione s’è poi deciso di optare per la scuola “Giovanni XXIII”, ormai dismessa dopo il trasloco degli alunni nel nuovo istituto “Sandro Penna”.

Ciò ha comportato già un’iniziale perdita di tempo prezioso per la realizzazione di questi laboratori di occupabilità, per cui l’istituto “Ferrari” ha ricevuto un finanziamento pari a 900mila euro da distribuire in lavori di edilizia, allestimento di serre aeroponiche e idroponiche e la costruzione di laboratori lattiero caseari e di trasformazione e produzione agroalimentare, a fini scolastici ma che in futuro possano diventare anche autosostenibili. Un progetto che è stato accolto a braccia aperte dal quartiere Taverna e che avrebbe coinvolto anche aziende ed altri plessi scolastici.

Durante i lavori, appaltati dalla scuola “Ferrari” e sostenuti dalla somma del finanziamento, ci si è resi conto di una massiccia perdita d’acqua durante le piogge, andando così a paralizzare lo svolgimento dei lavori. La dirigente Palma, ed il suo istituto, non sono però proprietari dell’immobile, che appartiene al Comune, e quindi si è trovata impossibilitata ad appaltare i lavori di adeguamento del tetto. Lavori che, ad oggi, non sono stati ancora realizzati e né tantomeno assegnati.

L’istituto “Ferrari” ha fatto così richiesta all’Ente comunale di ricevere una delega per poter sollevare dall’impegno il Comune e poter procedere all’assegnazione di questi lavori di sistemazione del tetto. Tale richiesta è stata fatta il 18 novembre del 2020, ed anche questa è rimasta senza risposta. Adesso da parte della dirigente Palma c’è preoccupazione è costernazione. Ai microfoni di Battipaglia1929 ha affermato: «Chiedo scusa ai residenti di questo quartiere, che non hanno ancora ricevuto una cosa che avevamo promesso».

Il timore della dirigente è quello di perdere l’importante finanziamento ricevuto per la creazione dei laboratori di occupabilità, siccome la ditta a cui sono stati appaltati i lavori di allestimento dovrà consegnare il tutto entro il 30 settembre. Data che, mentre il Comune resta nel silenzio, s’avvicina sempre più.