Tragedia a New York: il 17enne battipagliese Claudio Mandia ritrovato morto nella sua stanza

0
13921
claudio mandia
Tempo di lettura: 3 minuti

Sotto choc le comunità di Eboli e Battipaglia: il 17enne Claudio Mandia, figlio di Mauro ed Elisabetta Benesatto, ritrovato morto nella sua stanza del college di New York dove studiava. Avrebbe compiuto 18 anni oggi.

Il sogno americano di Claudio Mandia s’è infranto nella stanza d’un college dove studiava. Era partito un anno fa, il giovane 17enne battipagliese, per imparare la lingua e studiare nel college americano di New York. Le ambizioni e la voglia del ragazzo, descritto da tutti come talentuoso e intelligente, sono svanite in un attimo. È stato ritrovato morto nella sua stanza. Un malore o un estremo gesto, ancora non è chiaro. Gli inquirenti statunitensi non hanno ancora sciolto le riserve. Quel che è certo è che Claudio Mandia non c’è più. È deceduto nella notte tra giovedì e venerdì nella stanza dove dormiva. La maggiore età, i tanto ambiti 18 anni, secondo i canoni giurisprudenziali italiani, Claudio li avrebbe compiuti oggi.

LA NOTIZIA COMUNICATA AI GENITORI APPENA ATTERRATI IN AEROPORTO

E i genitori, Mauro Mandia ed Elisabetta Benesatto, erano partiti per la volta degli Stati Uniti d’America. Un viaggio d’oltreoceano per festeggiare il diciottesimo compleanno del primogenito. Era tutto pronto. Avevano organizzato la festa nei minimi dettagli. Cullando quel sogno di famiglia di veder crescere i propri figli nel nuovo continente. Sogni, desideri e ambizioni che si sono stoppati al “John Fitzgerald Kennedy”, il principale aeroporto della megalopoli americana, cuore pulsante della vita economica del paese a stelle e strisce, quando ad attendere i genitori di Claudio non c’era il loro figlio, ma le forze dell’ordine statunitensi per comunicare la tragica notizia. Quando sono saliti sull’aereo, Mauro ed Elisabetta non erano al corrente di nulla. Lo hanno saputo solamente all’atterraggio. Una doccia fredda, glaciale. Che ha trafitto il cuore spezzato dei due genitori. Dolori e ferite che la vita non potrà mai alleviare.

A 17 anni bisognerebbe solamente sognare, divertirsi, ribellarsi, studiare, imparare, sbagliare. Bisognerebbe viversi la vita che c’è davanti. Non morire. Eppure al giovane Claudio è toccato questo beffardo destino. Che ha sconvolto le comunità di Eboli e Battipaglia. Nella città capofila della Piana del Sele, Mauro ed Elisabetta da anni conducono un’attività di prodotti surgelati, la Fiad di via Bosco II, che esporta pizze in tutto il mondo. Di recente, Mauro Mandia aveva incontrato il noto politologo ed economista Edward Luttwak chiedendogli consigli per la sua attività imprenditoriale. Non molto tempo fa, la Banca Campania Centro dedicò loro un lungo servizio descrivendola come una delle eccellenze battipagliesi. Sette chilometri più a Sud, nella vicina Eboli, la casa di famiglia. Nonostante l’intenzione, di qui a poco, sarebbe stata quella di trasferirsi definitivamente a Battipaglia.

CLAUDIO MANDIA ERA IL PIU’ GRANDE DI 4 TRA FRATELLI E SORELLE TUTTI GIOVANISSIMI

Lascia tre sorelle più piccole, Claudio, e quattro nonni, paterni e materni, sconvolti e addolorati dalla notizia scioccante. Un fiume di lacrime anche per i tanti alunni del liceo scientifico “Enrico Medi” di Battipaglia che, per diversi anni, era stata la prima casa di Claudio, e lo è tutt’oggi per la sorella Martina. In città, sono tutti increduli. S’interrogano sulla dinamica, che ancora non è stata chiarita. Si saprà di più, certamente, nei prossimi giorni. La salma potrebbe fare ritorno in Italia per celebrare i funerali nella sua città natia, dando la possibilità ai tanti che lo conoscevano di porgergli l’ultimo saluto. Sembrava nato per vivere in America, Claudio. Sempre sorridente, con i capelli lunghi, e gli immancabili occhiali da sole che lo ritraggono nelle poche foto che circolano sui social. E chissà quali sogni frullavano nella testa del giovane 17enne, scomparso prematuramente nel college newyorchese. Domande che non avranno risposte: se l’è portate via, con sé, Claudio.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here