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Valorizzare Battipaglia attraverso la sua storia: il progetto del Mu.Bat

Pochi conosco la reale storia di Battipaglia. Nonostante questa sia una città abbastanza giovane e abbia un comune diventato autonomo solo nel 1929, sono stati tanti gli avvenimenti storici che l’hanno resa protagonista: dalle attività di bonifica nel periodo fascista, ai terribili bombardamenti anglo – americani del 1943 allo sviluppo industriale e ferroviario negli anni ‘60. Conoscere la storia della propria città è un po’ come conoscere se stessi ed è da elogiare l’attività di tutti coloro che con una raccolta di foto o cartoline d’epoca, di lettere, di libri, di testimonianze e di eventi tengono ancora viva la memoria di un popolo.

Da tre anni è attiva sul territorio battipagliese l’Associazione Mu.Bat (Museo di Battipaglia) che si propone di esplorare la storia della città attraverso il coinvolgimento di storici e di cittadini. Da un lato c’è la volontà di capire più in profondità i problemi del presente alla luce della loro storia, dall’altro c’è il desiderio di far uscire la storia dagli ambienti accademici per renderla “pubblica”. Si parla di Public History: la gente diventa parte integrante della costruzione di una memoria collettiva attraverso le singole memorie individuali.

«Per noi del Mu.Bat – spiega Carlo Bruno, Vice Presidente dell’Associazione culturale – è importante valorizzare la storia della città di Battipaglia facendola conoscere in primis ai cittadini e poi anche ai comuni limitrofi. Il nostro lavoro comprende diverse attività tra cui il lavoro nelle scuole. La finalità è quella di far emergere il patrimonio familiare, capire come va ad intrecciarsi alla Storia, insegnare ai ragazzi ad essere curiosi e attenti osservatori. Ci sono nipotini che intervistano nonni, figli che intervistano genitori: racconti di guerra, oggetti del passato, fotografie. Tutto questo è storia».

Il progetto che sta molto a cuore all’Ass. Mu.Bat è la ricostruzione dell’Operazione Avalanche, lo sbarco di Salerno avvenuto nel settembre del 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale. Il grosso del contingente inglese sbarcò proprio sulle spiagge di Battipaglia.

«Questo dell’Operazione Avalanche – continua Bruno – è un percorso che dura tutto l’anno. Sono coinvolte associazioni che studiano realmente la storia, i ragazzi protagonisti della riproduzione si immedesimano completamente in ciò che stanno rappresentando, la disposizione delle trincee e i costumi che utilizziamo rispecchiano la realtà storica effettiva. L’obiettivo non è tanto celebrare l’una o l’altra parte quanto ricordare ciò che è avvenuto e insegnare ai ragazzi ad impegnarsi affinché regni la pace. Quest’anno abbiamo dedicato un albero della vita in ceramica a tutti i soldati italiani morti o deportati dopo l’8 settembre».

Grazie a questo progetto, nel 2018 l’Istituto Comprensivo Gatto ha vinto un Erasmus in Normandia. La scuola ha avuto la possibilità di creare un gemellaggio tra due realtà che hanno vissuto una stessa esperienza bellica. Sabato 14 e Domenica 15, sulle spiagge del Lido Riviera Spineta c’è stata la riproduzione storica in questione con il coinvolgimento del MOA di Eboli, del Comitato provinciale di Salerno e con il sostegno, a distanza, dell’ambasciata canadese e del Presidente della Repubblica.