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Pubblicata su change.org la petizione “Salviamo il CineTeatro Garofalo” dall’associazione “Primo Levi e Battipaglia”, con la collaborazione di numerose associazioni cittadine

Ripartire dalla salvaguardia della propria storia per scrivere un degno futuro. L’associazione “Primo Levi e Battipaglia“, insieme ad altre associazioni cittadine, ha lanciato una petizione intitolata “Salviamo il CineTeatro Garofalo“, per riportare l’attenzione su una struttura chiusa ormai da tempo e che negli anni è stata il punto di massima espressione culturale della città.

«Riteniamo doveroso che la futura amministrazione di Battipaglia si ponga l’obiettivo di acquisirlo al patrimonio comunale al fine di farlo ritornare ad essere un luogo di cultura, di spettacolo e non il simbolo della decadenza della nostra città» si legge nella presentazione, che punta così a suscitare l’attenzione dei candidati a sindaco alle prossime amministrative.

Battipaglia può e deve ripartire dalla cultura, e ripristinando il CineTeatro Garofalo si andrebbe ad offrire un palcoscenico anche per gli artisti locali, che si sono fatti portavoce del dramma dello stop alla musica dal vivo imposto dalla pandemia globale. «Una prima azione consisterà nel ridare ai battipagliesi il loro teatro storico, il simbolo della rinascita dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale, da dove ripartì la scalata che la trasformò in pochi anni in uno dei comuni più industrializzati d’Italia», prosegue l’annuncio.

«Il “CineTeatro Garofalo” rappresenta per la città un luogo dal forte valore identitario, oltre che importante dal punto di vista storico e architettonico, per il valore e l’equilibrio compositivo della facciata e dei suoi spazi interni – continua la presentazione della petizione –È un bene che riveste una particolare importanza per la storia della città, essendo stato costruito con particolare cura ed eleganza subito dopo il secondo conflitto mondiale, a seguito delle distruzioni belliche che videro Battipaglia quasi completamente rasa al suolo a seguito dei bombardamenti alleati del 1943».

Per sottoscrivere la petizione clicca QUI.