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Al via questa sera a Eboli “Bordersciò 2020“. Evento culturale che punta ad abbattere barriere e a unire attraverso la forza della musica

Ospiti speciali i Vojaĝo, con la cantante tunisina M’Barka Ben Taleb, il contrabbassista Antonio Mercurio e gli Osanna

Al via questa sera, a partire dalle 21:30, l’edizione 2020 del Bordersciò. L’accesso all’evento, che terminerà domani, sarà totalmente gratuito, e si svolgerà nel centro storico di Eboli, in particolare in piazza Porta Dogana. Un’iniziativa ideata da Giovanni Sparano, in collaborazione con il Comune di Eboli, che punta ad abbattere tutte le forme di barriere, sia quelle fisiche che quelle mentali, e a scoprire forme innovative di riflessione culturale.

«Piazza Porta Dogana – spiega il direttore artistico, Giovanni Sparano – è un luogo simbolo per la comunità di Eboli. Un crocevia di rotte e incontri, di interazioni e contaminazioni. Osservatorio privilegiato della civiltà in movimento, tappa obbligata per chi, in altre epoche, doveva pagare dazio. Nell’immaginario collettivo la dogana è luogo di confine, “Border”. È al contempo limite e ponte, è essa stessa spazio condiviso».

Il concetto di confine, negli ultimi tempi, ha assunto un significato molto particolare. Questo stesso concetto risulta «al centro dell’interesse nazionale ed internazionale quale argomento di dibattito e confronto tra chi vorrebbe eliminare le separazioni, nell’ottica di una Umanità unita e solidale, e chi, invece, erige muri, ideali e non, a difesa delle proprie identità e ad esclusione dell’altro – aggiunge Sparano –. Il sufisso che abbiamo legato alla parola “Border” esprime il concetto alla base del nostro progetto, ovvero quello della eliminazione di qualsiasi barriera ostativa e la valorizzazione dei legami, del confine come unione».

Bordersciò 2020 rientra nel cartellone di eventi dell’estate ebolitana promosso dall’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Massimo Cariello. Dopo il grande successo dello scorso anno, la kermesse, grazie alla collaborazione della Protezione Civile, si svolgerà con le dovute attenzioni verso le misure di sicurezza anti-Covid. «La nostra è una città che ha fame di cultura, ci ha fatto crescere in un contesto musicale di spessore e continueremo a onorare questa tradizione promuovendo i talenti del nostro territorio», spiega Cariello.

La musica protagonista di Bordersciò 2020

All’appuntamento non mancherà l’ottima musica. Ospiti speciali questa sera saranno i Vojaĝo, formazione partenopea composta da Raffaele Vitiello, Arcangelo Caso e il percussionista ebolitano Gianluca Mercurio. La loro musica si sposa alla perfezione con il concept di Bordersciò 2020: continua sperimentazione e miscela di più generi. I Vojaĝo per l’occasione si esibiranno con la cantante tunisina M’Barka Ben Taleb, artista che vanta prestigiose collaborazioni e grandi esperienze nel campo musicale e in quello cinematografico.

Ad anticipare il concerto, alle ore 19:00, ci sarà un mini-live del contrabbassista ebolitano Antonio Mercurio, accompagnato dalla fisarmonica di Francesco Citera, in un repertorio di brani trasversale quanto coinvolgente. Nella presentazione di questa tappa, Mercurio ha detto: «So quanto difficile possa essere, in tempo di pandemia, organizzare una manifestazione del genere. C’è solo da ringraziare tutte le parti in campo per la volontà di sostenere le attività dei musicisti. Un concerto per contrabbasso e fisarmonica è inusuale quanto particolare, proporremo brani che attraversano varie espressioni musicali, da Piazzolla a un brano di mio padre, Vito Mercurio, suoneremo un pezzo di musica classica di provenienza ebraica, uno irlandese e molto altro. Lo faremo con soli due strumenti per dimostrare, appunto, come la musica non abbia confini».

A chiudere in bellezza Bordersciò 2020, domani sera, sarà invece il rock progressive napoletano degli Osanna, capitanata da Lino Vairetti, che arriverà ad Eboli accompagnato da una serie di filmati che ripercorreranno i momenti salienti della loro carriera, in attesa del cinquantesimo anniversario dello storico gruppo, che verrà festeggiato il prossimo anno: «Compiremo i nostri primi 50 anni – spiega Vairetti –. Usciremo con un nuovo disco, un docu-film e un libro a celebrare il nostro anniversario. Continueremo a promuovere il prog come abbiamo fatto fin dagli anni ’70, torneremo con nuovi arrangiamenti di brani tra cui “Lucky Man”, un omaggio a Luis Bacalov con “Milano Calibro 9” e al nostro contributo al mondo della cinematografia».

Lino Vairetti sarà a Eboli anche una mostra personale dal titolo “Che Calore”. Un omaggio al grande “Nero a metà”. L’esposizione, infatti, visitabile il 18 e il 19 agosto all’interno del giardino del palazzo Vacca De Dominicis: «Raccoglie scatti originali, unici – afferma – che ho realizzato a casa mia nel 1976 durante il mio primo servizio con Pino Daniele. Un racconto per immagini che cattura un artista all’epoca ancora inedito per molti, che parla di lui a vent’anni, prima che esplodesse il suo successo, prima ancora che uscisse “Terra mia”. La mostra si compone di 12 pannelli 70×70 che porterò a Eboli insieme alla chitarra storica con cui Pino realizzò il suo primo 45 giri, “Che calore” da cui, appunto, prende il titolo l’esposizione. Si tratta di una Eko Ranger 12 corde del 1968 che è anche la chitarra storica degli Osanna».