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Sanremo Giovani alla ricerca di emergenti che non superino i 30 anni d’età. Il battipagliese Matteo Volpe, 34enne, aveva tutto pronto, ma si è trovato escluso ancor prima di provarci

Verrà chiuso domani il bando per presentare un proprio brano alla commissione artistica di Sanremo Giovani. Cala quindi il sipario sulla prima fase di selezione di un contest che, quest’anno, ha fatto storcere già il naso a molti. Il regolamento infatti, non soltanto prevede l’assenza della sezione “Nuove proposte” dalla kermesse di febbraio (è solo la terza volta nella sua storia da quando esiste la categoria), ma anche un limite d’età piuttosto proibitivo, che va dai sedici ai trent’anni d’età.

Insomma, dai trentunenni in su, il Festival dovranno obbligatoriamente guardarlo da casa, senza neanche la possibilità di poterci provare e far sentire alla commissione selezionatrice ciò che hanno da offrire. Sanremo Giovani quest’anno va quindi a caccia di giovani, sì, ma giovanissimi. Forse troppo. Ad essere rimasto tagliato fuori è anche il cantautore battipagliese Matteo Volpe, che aveva già tutto pronto per l’assalto alla categoria giovani, ma che per quattro primavere di troppo si è visto gettare tutto all’aria.

«Appena ho letto la news ho pensato “ci penso domattina” – racconta Volpe –. Ed infatti a svegliarmi c’è stata la telefonata dell’etichetta discografica che mi comunica l’ufficialità della notizia. Confidavano molto nel mio brano, non lo dico per vanto. E ci confidavo molto anche io. Ma nulla, ero evidentemente un giovane “troppo vecchio” per partecipare al festival. Il rammarico ed il dispiacere mi hanno accompagnato da quel momento fino a molti giorni dopo».

«Credo che un cantautore debba vivere la vita, fare le sue esperienze, sbagliare, cadere, rialzarsi. E maturare. Quindi trovo davvero ingiusto escludere un trentenne dal Festival quando magari è proprio in quel momento della sua vita che ha raggiunto una maturità come artista e come persona. Se mi riferisco a me? Certo, anche», prosegue il cantautore, che negli scorsi mesi prese parte ad un’audizione pubblica alla Stazione Marittima di Salerno insieme ad altri talenti del territorio, trovando così una label con cui intraprendere il percorso verso Sanremo 2022.

IL BRANO PER SANREMO GIOVANI SI SAREBBE INTITOLATO “RACCONTO

Matteo Volpe infatti il brano per la commissione di Sanremo Giovani ce l’aveva già. Era tutto pronto: «Racconto”, il titolo della canzone, è proprio il voler raccontare la maturità raggiunta da un “ragazzetto del paese”, tanto ancorato alle sue cose, alle sue persone, che si è visto adulto in un’altra Città con altre persone, altre cose. “Racconto” è un tipo di musica nuova per me, un testo studiato, pensato, ricercato. Sono diventato grande, e non parlo della barba bianca o della stempiatura che fa capolino sul mio viso, è una sensazione che avverto. Lo dico anche nella canzone: è il mio momento, sono pronto a tutto».

E adesso, senza la carta Sanremo, cosa ne sarà di questo pezzo? Matteo Volpe spiega: «Di primo acchito l’intenzione era quella di pubblicarla subito, di lì a poco sarebbe stato il mio compleanno ed immaginavo di pubblicarla proprio quel giorno. Poi, pensandoci bene, mettendo seriamente da parte quel Matteo impaziente ed impulsivo, e d’accordo con il mio manager musicale, ho pensato che proprio in virtù della cura che ho messo nel realizzarlo e per il risultato ottenuto, conserverò questo pezzo ancora per un po’. Sanremo è solo uno tra diversi concorsi canori di rilevo in Italia, forse il più conosciuto e la vetrina che concede più visibilità, ma mi aspettano nuove possibilità di continuare a mettermi in gioco. E lo farò proprio con il mio “Racconto”».