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Approderà domani al Teatro Sociale “Aldo Giuffré” il raffinato dialogo drammatico sulla vita e l’arte di Rodolf Sirera, “Il veleno del teatro

Un raffinato dialogo drammatico sulla vita e l’arte, la finzione e la realtà, sulle possibilità dell’uomo di sapere distinguere tra la prima e la seconda. Tradotto in più di dieci lingue e scritto nel 1978, quando il controllo franchista veniva progressivamente dismesso, “Il veleno del teatro”, testo di Rodolf Sirera, regia di Tommaso Massimo Rotella con Salvatore Della Villa e Alfredo Traversa – è lo spettacolo fuori abbonamento che andrà in scena al teatro sociale “Aldo Giuffré” martedì 15 marzo alle ore 20.30.

Il punto di partenza è l’eterna polemica che ingloba la professione, la naturalezza stessa dell’attore. Deve, l’attore identificarsi con il personaggio che incarna e sperimentare nella propria carne i suoi sentimenti e le sue sensazioni? O al contrario, l’attore deve sviluppare una tecnica d’interpretazione capace di trasmettere al pubblico ciò che il personaggio vive e sente, evitando qualsiasi tipo di identificazione, giacché questo comporterebbe un detrimento dell’effetto finale sul pubblico?

LO SPETTACOLO

La vicenda è ambientata nel Settecento e tratta il tema della realtà scenica e dei suoi limiti. Gabriel De Beumont, attore di dichiarata fama riceve un invito a palazzo da un misterioso mecenate e amante dell’arte, un marchese. Al suo arrivo viene accolto da un cameriere fin troppo erudito. Ha così inizio un cinico gioco dialogico che, attraverso una serie di trappole retoriche, porterà lentamente la vittima designata a perdersi in un pericoloso labirinto di apparenze.

Il testo descrive l’incontro fra due mondi, la borghesia in ascesa e l’ormai decaduta – o decadente – nobiltà, incarnate rispettivamente da un giovane e ambizioso attore di successo e da un aristocratico, espressione di una élite di potere ormai condannata alla fine ma ancora custode di antichi valori e ideali, tra cui l’amore per la verità – e che fa dell’abitudine a un’arrogante, quanto spietata “sincerità”, una virtù. Sullo sfondo la Francia di fine Settecento, alle soglie della Rivoluzione Francese, dopo il fulgore dell’Età dei Lumi e il trionfo della ragione, per un duello di parole che indaga il senso stesso del fare teatro, la sua capacità di evocare atmosfere, storie e personaggi per farli “vivere” sulla scena, di mostrare gli aspetti più oscuri e inquietanti della natura umana, di esorcizzare i propri demoni attraverso la catarsi – al di là del bene e del male.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO

La stagione teatrale del “Giuffré” riprenderà domenica 9 aprile con “Nuie simm d’o’ sud” scritto e diretto da Marisa Laurito, che ne è protagonista assieme a Charlie Cannon. Un concerto/spettacolo dedicato alla cultura, all’arte, alla bellezza dei sud del mondo.

INFORMAZIONI UTILI

Il costo dello spettacolo fuori abbonamento è 10 euro. Tutti gli spettacoli in abbonamento avranno inizio alle 18.30 escluso quello con Marisa Laurito che avrà luogo alle ore 21.00. Il costo dei biglietti singoli afferenti al cartellone varia da 15 a 20 euro. Per la sottoscrizione dei carnet, il botteghino del teatro è aperto dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 20.00. È possibile acquistare i biglietti anche la sera dello spettacolo.