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Tania Tedesco, nome d’arte di Annarita Tedesco, partecipò tra le nuove proposte del Festival di Sanremo 1988: fu la prima battipagliese a riuscirci

Sono trascorsi 33 anni ormai, ma ogni anno, quando si accendono i riflettori sul Festival di Sanremo (l’edizione 2021 partirà questa sera), l’emozione è sempre tanta per Annarita Tedesco. Lei, nel 1988, con il nome d’arte Tania Tedesco, calcò il palcoscenico del teatro Ariston tra le nuove proposte con la canzone “La notte delle favole“: fu la prima battipagliese in gara nella storica kermesse della canzone italiana.

«È sempre stato il mio sogno, la mia ambizione più grande. Non soltanto per me, ma anche per tutta la mia famiglia». Annarita debuttò nella musica da giovanissima in una formazione insieme ai suoi fratelli, con cui attraversò l’intero territorio battipagliese, e non solo, in concerto. Le porte dell’Ariston si spalancarono in seguito alla partecipazione al Festival di Castrocaro, ed il sognò cominciò.

L’INSOLITA STRATEGIA DELLA DISCOGRAFICA E I RISULTATI IN GARA

La canzone, il cui autore fu Depsa, storico collaboratore di nomi eccellenti della musica italiana, venne cucita su misura per “Tania”, e in occasione del Festival la sua casa discografica decise di far aumentare l’attesa sulla partecipazione della concorrente più giovane con una strategia inusuale: l’immagine della battipagliese venne eliminata da tutte le fotografie promozionali affisse in giro per la cittadina ligure.

Dopo un’iniziale rammarico da parte della giovane, le venne spiegato come quella fosse soltanto una strategia per aumentare il mistero intorno alla sua figura, e in effetti funzionò: dopo le prime prove il suo nome iniziò prepotentemente a circolare tra gli addetti ai lavori e non solo, diventando anche la favorita numero uno per la vittoria.

Una battipagliese vincitrice del Festival? Sarebbe stato un sogno. Purtroppo così non fu, ma la sua partecipazione si concluse non senza soddisfazioni. Annarita riuscì infatti a superare il primo girone eliminatorio, in cui a capitolare sono stati invece nomi che di lì a poco avrebbero conquistato la ribalta nazionale con Biagio Antonacci, Bungaro, Mietta e Mariella Nava.

«IL RICORDO PIÙ BELLO? ALLA DOMENICA IN POST-SANREMO»

Il leoncino d’oro quindi non arrivò tra le mani della cantante battipagliese, ma per lei giunse una soddisfazione ancora maggiore: durante la tradizionale puntata di Domenica In, in diretta dal Teatro Ariston, una meravigliosa introduzione le venne riservata da Angela dei Ricchi e Poveri, gli stessi che le sono stati al fianco per l’intera avventura sanremese, in cui di fatto chiedeva al pubblico della storica formazione di accogliere Tania come fosse una di loro.

Numerosi i complimenti per la battipagliese dopo l’esecuzione del brano, Toto Cutugno la definì la “Biancaneve delle cantanti“. Fu allora che Annarita vide tra le prime file suo padre, noto impresario battipagliese, oggi scomparso, in lacrime: «Mio padre diceva sempre “dopo il giorno che ti avrò vista cantare a Sanremo, potrò anche morire”. Questo è un ricordo che custodirò per sempre», afferma la cantante.