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Un altro, importantissimo, risultato che porta la firma d’un battipagliese. Parliamo di Roberto Orlando, venticinquenne che ha, domenica scorsa, ha primeggiato nei Campionati italiani di lanci invernali disputati a Molfetta il 27 e 28 febbraio. Il lanciatore dell’ Atletica Virtus Lucca, allenato da coach Elio Cannalonga, una istituzione dell’atletica battipagliese, ha sbaragliato la concorrenza con un lancio di 73,67 metri. Nonostante un fortissimo vento contrario, Orlando è stato l’unico giavellottista ad andare oltre i settanta metri, facendo meglio del pluricampione italiano Mauro Fraresso (per lui “solo” 69,94) metri e Simone Comini, terzo con la distanza di 68,83m. 

Una grande soddisfazione, per Roberto, al primo titolo assoluto personale: «Sono molto contento di come sia andata a Molfetta – ha detto – anche perché già nei precedenti allenamenti mi sentivo bene. Le condizioni meteo non sono state particolarmente favorevoli, c’era molto vento contrario, però tutto sommato è andata bene. È un titolo italiano assoluto, un ottimo risultato che giustifica un lavoro fatto di passione, impegno e tanti sacrifici». Una passione che, ha confermato lo stesso Orlando, non gli fa accusare il peso degli sforzi e delle rinunce che un giovane atleta del suo calibro è solito dover fare per eccellere.

ROBERTO ORLANDO TRIONFA AI CAMPIONATI ITALIANI E GUARDA AL FUTURO

Parlando dei prossimi step, il battipagliese ha le idee chiare: “Già a Molfetta io e il mio coach, che ringrazio, avevamo in mente di lanciare oltre gli ottanta metri. Parliamo di una misura importante che mi avrebbe aperto le porte a competizioni di portata sovranazionale. Il prossimo obiettivo sarà quello di trovare la gara giusta per raggiungere una misura che mi darebbe l’opportunità di essere un lanciatore d’elite mondiale”.  

Ragazzo conciso e concentrato, Roberto chiosa parlando dell’importanza data all’atletica e al lancio del giavellotto: “L’atletica è una disciplina antichissima – conclude – Bisogna dare il giusto valore a quello che si fa. Non sono un tipo autocelebrativo, ma posso dire che questi sono risultati dall’enorme valore. La speranza è che anche da noi si innesti quella cultura dello sport e dell’atletica tale da avvicinare tanti a questa disciplina e che risultati del genere possano aprire la strada a una diffusione sempre più capillare di questo sport anche nei nostri territori”.