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Il Comune di Battipaglia ha speso 130mila euro in un anno e mezzo per la manutenzione delle caldaie. Quindici affidamenti sempre alla stessa ditta.

Caldaie d’oro a Battipaglia. 130mila euro in 20 mesi: è la cifra che l’Ente di piazza Aldo Moro ha speso dal 4 settembre del 2019 al 16 giugno del 2021. Cifre al di sopra della media se messe in relazione agli anni precedenti quando, mediamente, se ne spendevano 40mila nello stesso lasso di tempo.

In tutti i casi, nelle determine che in calce portano la firma del capo dell’ufficio Tecnico, Carmine Salerno, l’affidamento è stato concesso alla stessa ditta: la “Bm Clima“, srls battipagliese con sede in via Mazzini di proprietà di Mario Bevante. La metà degli interventi, nonostante le scuole negli ultimi due anni siano state più chiuse che aperte, hanno riguardato proprio gli edifici scolastici.

NUMEROSI INTERVENTI TRA SCUOLE, PROTEZIONE CIVILE E SEDI DELLE FORZE DELL’ORDINE

35mila euro, a dicembre del 2020, sono stati impiegati per installare una caldai all’istituto “Marconi”, altri 15mila, il 30 marzo del 2020, in pieno ‘lockdown’, per la sostituzione della centrale termica presso l’istituto scolastico in zona Aversana. Ulteriori 20mila euro, lo scorso 27 aprile, per l’installazione di una caldaia, e le annesse operazioni di manutenzioni ai termosifoni, presso la scuola dell’infanzia “Giovanni XXIII”. In buona parte dei casi, sono le scuole a costare di più: 10mila euro per i locali a piano terra di via Luigi Sturzo, 6mila per la scuola “Sandro Penna”, e altri 10mila per la manutenzione straordinaria di edifici comunali sul territorio battipagliese.

Gli altri interventi, eseguiti nelle sedi della polizia locale e dei carabinieri, al campo sportivo “Sant’Anna” o al nucleo comunale della protezione civile, sono stati meno onerosi seppur frequenti considerando il breve lasso di tempo: un anno e nove mesi a voler essere rigorosi. Una vicenda atavica quella della manutenzione delle caldaie. Una questione mai risolta definitivamente che ha messo dirigenti e professori degli istituti scolastici in condizioni di lamentarsi più e più volte.