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Il movimento “Battipaglia Radici e Valori” in conferenza stampa per porre l’accento sulla questione Cimitero: concessionari sul piede di guerra, oggi si va in consiglio comunale.

I concessionari delle cappelle cimiteriali alzano la voce, e il movimento “Battipaglia Radici e Valori” cerca di fare da spalla alla vigilia del consiglio comunale monotematico che si terrà domani pomeriggio a Palazzo di Città e che avrà come unico argomento l’atavico problema del nuovo cimitero di Battipaglia, una delle principali opera incompiute a Battipaglia che ha lasciato centinaia di famiglia senza la possibilità di seppellire i propri cari nelle cappelle già pagate per migliaia di euro. «Io ho pagato 20mila euro, posso riaverli indietro?» è una delle voci che arriva dal pubblico della conferenza stampa indetta dal movimento civico, ieri mattina, nella sala “Domenico Vicinanza”: è uno dei tanti concessionari che attende l’edicola funeraria dal lontano 2013. E gli fa eco una donna: «Ci hanno preso solo in giro, ci hanno detto che il referente era Salerno (Carmine, capo dell’Ufficio tecnico, ndr) eppure nessuno ci dà risposte».

«L’ultima volta mi hanno detto che serviva una perizia geologica, che è arrivata, e adesso dovrebbero fare il bando» aggiunge un’altra persona. Tutti lì, con le idee confuse, nell’attesa che qualcosa si sblocchi. E al tavolo dei relatori, di fronte, Luigi Spera, coordinatore del movimento, e Annalisa Spera, segretaria politica, hanno spiegato innanzitutto come il bando sia stato viziato all’inizio dell’azione (nel 2013 quando il sindaco era Giovanni Santomauro) e hanno poi sottolineato che chiederanno l’esposizione del conto corrente dedicato, per capire se i soldi sono ancora realmente lì, e quanti sono, siccome possono essere utilizzati esclusivamente per la realizzazione del cimitero. E c’era anche Paola Contursi, legale che da tempo oramai si sta occupando di una serie di azioni legali a sostegno d’una parte dei concessionari. «I problemi vanno diversificati – ha detto l’avvocatessa – altrimenti non ne verremo mai a capo. Il problema grosso non è per chi deve ricevere parte dei soldi indietro, ma per chi ha pagato senza che l’opera sia mai cominciata. Una posizione giudiziaria difficile da tutelare. Credo che una delle proposte potrebbe essere innanzitutto di chiamare i vari concessionari e differenziare le situazioni, e poi convertire il costo della cappella cimiteriale con quella del terreno, riducendo il prezzo, e dando però la possibilità di realizzare l’opera singolarmente».

Infine, parola al consigliere comunale Alessio Cairone, che ha accettato l’invito nonostante le vedute politiche differenti. «Il cimitero non ha colori politici, sono pronto a parlare con chiunque. L’amministrazione ha convocato il consiglio due mesi dopo, e non risponde mai alle nostre richieste. È esasperante, ma serve una soluzione, in consiglio comunale chiederemo le tempistiche e se hanno realmente intenzione di affrontare il problema. So che c’è un bando in corso, potrebbe essere quello, e che stanno realizzando 120 nuovi loculi».