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Ugo Tozzi scioglie le riserve e annuncia ufficialmente la sua candidatura a sindaco. La presentazione, al fianco di Edmondo Cirielli e Antonio Iannone, oggi al Centro Sociale di Battipaglia.

Ugo Tozzi ci riprova. E si candida nuovamente a sindaco dopo l’esperienza del 2016. All’epoca, nonostante le 6mila preferenze, fu sconfitto al primo turno, prima d’apparentarsi con l’attuale sindaca Cecilia Francese e diventare vicesindaco. L’amore finì dopo appena un anno, e adesso il medico anestetista dell’ospedale di Battipaglia si ricandida. “Da solo”, perché non lo farà, almeno per adesso, in ottica di coalizione col centrodestra. Quattro simboli per altrettante liste, senza chiudere le porte in faccia a nessuno.

«Questa non è una fuga in avanti – dice Tozzi -. Facciamo appello sia alla Lega che a Forza Italia per vincere questa partita. E apriamo anche alle forze civiche e sane di questa città. Ringrazio tutti i membri del direttivo, da Liberato Pumpo a Massimiliano Terminelli, e ancora Annalisa Spera, e l’ex assessore Michele Gioia e Giuseppe Provenza». Molti i candidati al Consiglio comunale che appoggeranno Tozzi sono già usciti all’annunciando la candidatura sui social network. E da Cirielli arriva la benedizione. «Non abbiamo imposto nulla. Da sei mesi chiediamo ai nostri alleati di sapere i nomi. E le polemiche sterili non ci fanno piacere, quello che auspichiamo è che il centrodestra si riunisca senza divisioni».

MALUMORI A DESTRA, E FRECCIATE DA SINISTRA

La scelta non sembrerebbe aver entusiasmato gli altri esponenti del centrodestra. Se il coordinatore di Forza Italia, Enrico Tucci, ha augurato in bocca al lupo a Tozzi, quasi a volere sottolineare che i percorsi saranno per forza di cose divisi, il consigliere provinciale e comunale Valerio Longo ci va giù duro. «Apprendo con rammarico della fuga in avanti di Fdi – dice Longo – che di fatto rompe l’unità del centrodestra. Stimo e rispetto Tozzi, ma la scelta di affrettarsi a mettere una bandierina di partito non ci trova d’accordo, e mina l’ipotetica alleanza a destra».

Le prime stoccate arrivano anche da sinistra. Vincenzo Inverso, coordinatore cittadino di Italia Viva, e alleato di Antonio Visconti, il candidato a sindaco del centrosinistra, precisa: «È troppo facile oggi prenderne le distanze, dopo aver condiviso e diviso il governo di questa città. La coerenza è in chi come noi, rinunciando a qualsiasi patto e alle poltrone, è rimasto distante da questa amministrazione. Non me ne voglia l’amico Tozzi ma le idde valgono per quello che costano e non per quello che rendono». E gli fa eco Gelsomino Megaro: «A chi accusa Visconti di essere un candidato calato dall’alto andrebbe mostrata la foto della conferenza stampa di Ugo Tozzi. Iannone, Cirielli, Carpentieri, non proprio degli abitanti di via Roma o di via Taverna».