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Sei mesi dopo il suo insediamento la giunta guidata da Cecilia Francese deve fare i conti con il primo addio: Gianpaolo Lambiase, (ex) assessore all’Urbanistica, rassegna le dimissioni.

Nemmeno il tempo d’una stagione calcistica. Sono bastati appena sei mesi per sancire il primo addio in casa Francese: l’architetto Giampaolo Lambiase, assessore all’urbanistica per il Comune di Battipaglia dallo scorso novembre, rassegna le dimissioni. La giunta guidata dall’endocrinologa battipagliese Cecilia Francese, al secondo mandato consecutivo da sindaca, perde il suo primo pezzo. Un addio pesante, nella città capofila della Piana del Sele che attende un nuovo Puc da mezzo secolo, a lasciare per primo è proprio l’assessore all’urbanistica. Arrivato a novembre con tutti i buoni propositi, forte dei rapporti con l’amico di sempre, Gerardo Rosania, e dopo un’esperienza in consiglio comunale a Salerno e una candidatura a sindaco, andata male, a ottobre 2021.

Sin dai primi giorni, Lambiase ha dimostrato di essere un assessore sui generis e decisamente in controtendenza rispetto al resto della giunta. Non ha risparmiato critiche sul “Piu Europa” dopo aver visitato il cantiere più volte tra novembre e dicembre, denunciando ritardi e qualche malfunzionamento; ha messo in guardia gli amministratori in merito ai 7-bis da portare in consiglio comunale, consigliando di stare attenti affinché non andassero in conflitto con le nuove linee guida del piano urbanistico comunale che, da qui a poco, dovrebbe essere adottato in giunta.

NON SOLO MOTIVI PERSONALI, ALLA BASE DELLE DIMISSIONI ANCHE VEDUTE DIVERSE

Qualcosa si è rotto, e Lambiase non lo nega. «Confesso che ho un’idea un po’ diversa di gestione e governo del territorio – afferma l’ormai ex assessore – perché c’è necessità di avere un programma completo sul territorio, che significa avere un piano urbanistico dopo 50 anni che ti dia indici precisi e limiti massimi di edificazione. Ci vogliono delle regole che valgano per tutte le zone». Nelle dimissioni presentato già 10 giorni fa, e ancora non ufficializzate dai vertici dell’amministrazione, Lambiase ha annunciato il suo addio adducendo motivazioni di carattere personali. Che però non sembrerebbero le uniche ragioni che hanno spinto l’ex assessore all’urbanistica per la Provincia di Salerno ad abbandonare la nave. «Purtroppo i tempi sul Puc sono stati rallentati – aggiunge Lambiase – e a mio avviso bisognava accelerare, perché c’erano tutti gli strumenti per farlo. C’è stato anche qualche problema di carattere generale, ma non credo sia il momento delle polemiche né è mia intenzione sollevarle. Purtroppo per motivi anche personali ho preferito non continuare: sono abituato a lavorare in una certa maniera, stando in Comune tutti i giorni e confrontandomi continuamente con gli uffici, leggendo le documentazioni, e non mi andava di proseguire sapendo di dover lavorare a singhiozzo». Un ruolo, quello dell’assessore all’urbanistica, che sembrerebbe stregato: in appena 9 mesi, e in due amministrazioni diverse ma guidate dalla stessa sindaca, due assessori al ramo hanno rassegnato le dimissioni. Il penultimo, a luglio del 2021, in piena campagna elettorale e col mandato in scadenza, fu l’ex segretario del Partito democratico Davide Bruno.