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Cittadini e commercianti sul piede di guerra per l’aumento della TARI a Battipaglia. Davanti al Comune si è tenuto un sit-in di protesta promosso dall’associazione ‘Battipaglia Nostra’. Raccolte oltre trecento firme che saranno protocollate al Comune.

A pochi giorni dalla conferenza stampa tenutasi al Comune di Battipaglia per spiegare le ragioni dell’aumento della TARI, arriva la risposta da parte dei cittadini e dei commercianti. Un sit-in di protesta promosso dall’associazione ‘Battipaglia Nostra’, durato circa due ore, si è svolto davanti al Comune. È stata l’occasione per raccogliere circa quattrocento firme che saranno protocollate all’Ente lunedì mattina a testimonianza del malcontento generato dall’incremento della tariffa.

In un primo momento aveva annunciato la sua presenza anche l’ex vicesindaco Ugo Tozzi. Impegnato a Pagani per l’apertura della campagna elettorale di Alberico Gambino, l’esponente di Fratelli d’Italia non ha preso parte al sit-in ma è intervenuto sulla vicenda: «Non ho partecipato al sit-in. Ero a Pagani – dice Tozzi – per l’apertura della campagna elettorale di Gambino. L’aumento della TARI è stato un errore di questa amministrazione. La sindaca può esporre tutte le ragioni di questo mondo, ma doveva fare qualcosa per evitare questo incremento. Sappiamo tutti dei problemi di Alba, ma prenderli dalle tasche dei cittadini e dei commercianti è un errore». Poi l’appello all’opposizione: «Spero che in consiglio comunale l’opposizione faccia sentire la propria voce su questo argomento. Il mio non vuole essere un attacco all’amministrazione, bensì un appello a un’opposizione che in questo momento pare non esserci». E infine Tozzi lancia la sua candidatura: «Sarò candidato alle prossime elezioni europee del 26 maggio».

Toni più duri quelli usati da Carlo Zara, presidente dell’associazione ‘Battipaglia Nostra’, convinto che quest’amministrazione debba andare a casa: «L’attuale sindaco di Battipaglia dimentica che, quando sedeva in consiglio comunale, era in prima fila a guidare la protesta contro l’aumento della tassa sull’immondizia. Voglio precisare che qui nessuno odia Cecilia Francese. Noi le contestiamo l’assoluta inefficienza di questi tre anni di amministrazione.» dice Zara che poi rincara la dose: «Cara Cecilia non siamo in campagna elettorale, io ho altre aspirazioni che non sono politiche. Guarda il grido di dolore che si alza dai commercianti di questa città, i quali non ce la fanno più. Non si può approvare una delibera che obbliga i commercianti a pagare oltre 400 euro in più. Con tutto il rispetto e il bene che le voglio, ma tolga il disturbo e torni a casa».

Sul palco è salito anche il rappresentante della Confcommercio, Massimo Sorvillo. «Eviterò di fare un intervento politico. Come rappresentante sono qui presente per stare vicini all’associazione e ai commercianti. Non condividiamo un aumento così alto. Sicuramente per permettere il riequilibrio di bilancio c’è bisogno di queste operazioni. Però dal punto di vista del servizio? I cittadini sono disposti a pagare, ma se ogni volta i servizi vengono meno, si genera malcontento». Sorvillo poi si sofferma sui numeri: «Il 26% – dice – è un numero alto. Si potevano muovere in temi diversi, prepararli negli anni precedenti e programmare in modo da non trovarsi numeri fuori dai canoni. Battipaglia vive un momento nero per il commercio, tante attività chiudono. E la TARI è un ulteriore costo fisso per il commerciante. Un motivo per dire “domani mattina chiudo l’attività”. Noi avevamo proposto di prendere uno spazio e incominciamo a far vedere come si mantiene pulito, se poi i cittadini non sanno mantenerlo allora c’è anche un motivo per lamentarsi. Per le strade ci sono ancora residui di Capodanno».