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Cinque proroghe in sedici mesi. La Cooperazione e Rinascita, la società partecipata del Comune di Bellizzi, riceve una proroga dell’affidamento dei servizi fino al 31 maggio.

Ancora una proroga dei servizi. La quinta nell’ultimo anno e mezzo per la società in house del Comune di Bellizzi: la Cooperazione e Rinascita srl. La società di via Manin, nata nel 2014 sotto il nome di Cooperazione e Sviluppo, poi divenuta Cooperazione e Rinascita due anni più tardi, con il conseguente trasferimento dei locali in via Pio XI Bivio Pratole, che s’occupa della manutenzione ordinaria per conto del Comune di Bellizzi, ha di recente ricevuto l’ennesima proroga per i servizi.

La quinta, in ordine cronologico, a partire da gennaio 2020 quando per sette mesi si stabilì la prima proroga «al solo fine di garantire la prosecuzione dello svolgimento dei servizi pubblici» si legge nella determina che in calce porta la firma di Gianfranco Bassi, responsabile dell’area finanziaria. Manca l’accordo contrattuale tra le parti, anche in virtù del periodo emergenziale legato al Covid-19, che sembrerebbe aver bloccato l’ipotesi d’una nuova procedura d’affidamento, e quindi di volta in volta si procede con le proroghe. L’importo totale è di 55mila euro, e il periodo stabilito va dal 1° aprile al 31 maggio.

Per altri due mesi, dunque, l’amministrazione guidata dal sindaco Mimmo Volpe sceglie di prorogare l’affidamento dei servizi. Due determine, per due servizi differenti: la prima riguarda l’affidamento del servizio di pulizia degli immobili e delle sedi comunali, per una spesa complessiva di 10.540,88 euro; la seconda, invece, dispone l’affidamento del servizio di manutenzione ordinaria del patrimonio immobiliare, delle strade di competenza comunale e del verde pubblico, per una spesa complessiva, in questo caso, di 43.868,68 euro. Entrambi i capitoli di spesa trovano disponibilità finanziaria accertata sulla previsione di Bilancio 2021.

La società partecipata del Comune di Bellizzi, che un tempo era amministrata dal capaccese Nicola Delli Santi, prima che la gestione passasse nelle mani di Antonio Cirillo, di recente è stata pure oggetto di una ricapitalizzazione per salvare le sorti dell’azienda. 700mila euro sono finiti nelle casse della società in house del più giovane Comune del Salernitano. Nell’ambito di un piano industriale di rilancio che prevede anche 14 assunzioni nel triennio di riferimento (2021-2023) che andranno ad aggiungersi ai circa 20 lavoratori che la Cooperazione e Rinascita srl già conta in organico.