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Cala il sipario sul polo espositivo mai nato a Bellizzi. Il Comune trova un accordo con la ditta che avrebbe dovuto eseguire il lavori: dovrà sborsare 160mila euro.

Il polo espositivo sui temi dell’agricoltura e dell’ambiente, mai nato, costerà alle casse dell’Ente di via Manin 160mila euro. È questa la cifra che il Comune di Bellizzi dovrà versare entro domani alla “Roma Appalti sas”, la società capogruppo e mandataria dell’Ati che nel lontano 2008, quando ad indossare la fascia tricolore c’era Pino Salvioli, s’aggiudicò l’appalto per l’esecuzione dei lavori per realizzare il polo espositivo. Un appalto milionario che, all’epoca dei fatti, valeva circa 900mila euro.

Per tre anni, però, dei lavori che avrebbero dovuto riqualificare parte dell’area occupata dall’ex consorzio agrario di proprietà del Comune nemmeno l’ombra. L’avvio dei lavori fu rimandato di volta in volta, a causa di alcune varianti che si necessitavano per partire. Non arrivarono mai, le varianti. Fino al 2011, quando tra l’Ente e l’impresa esecutrice dei lavori scoppiò un contenzioso. Una controversia per risolvere la questione contrattuale. Quattro anni più tardi, nel 2015 la Provincia di Salerno, il Comune di Bellizzi e l’impresa aggiudicataria dei lavori siglarono un lodo arbitrale per risolvere la controversia. L’Ente di via Manin ne uscì con le ossa rotte e presentò un ricorso alla Corte d’Appello di Salerno. I giudici, però, lo dichiararono inammissibile. La battaglia proseguì dinanzi al Tar Campania. Ma anche in questo caso, le toghe salernitane respinsero il ricorso. Intanto, nel 2017, nei pressi dell’ex consorzio agrario arrivarono le ruspe a tirare giù l’immobile esistente per fare spazio alla nuova piazza. Il primo cittadino Mimmo Volpe revocò tutti gli atti dando il via per la costruzione di piazza del Popolo.

A novembre del 2021, una delibera di giunta ha approvato il quadro economico ricognitivo per l’intervento in oggetto sancendo la resa definitiva del Comune di Bellizzi. Una scelta saggia, perché il trascorrere del tempo avrebbe potuto solamente aggravare la situazione dell’Ente costringendolo a sborsare cifre da capogiro. Lo scorso 9 dicembre, la squadra di governo capitanata da Volpe ha approvato lo schema dell’atto di transazione: 160mila euro da versare entro e non oltre il 31 dicembre 2021 che, stando a quanto emerge dalla stipula dell’accordo con la “Roma Appalti Sas”, servirà a chiudere definitivamente una storia lunga 13 anni. «Paghiamo per l’abbandono di un intervento che risale all’amministrazione Salvioli. Una distrazione costata cara alla comunità di Bellizzi. Ma ora la vicenda è superata e bisogna guardare avanti». Il polo espositivo, assicura il sindaco, si farà «nell’Arena Troisi, di comune accordo con la Provincia di Salerno». Nell’ex Maccaferri, invece, sorgerà un altro polo: «Sarà un polo fieristico – conclude il sindaco – per le esposizioni di attività locali».